È un'altra pole über alles Ma Alonso è già in agguato

Appuntamento poco dopo il semaforo. Senza ali mobili, con gomme praticamente intonse e i piloti carichi di adrenalina e tutto il Gran premio del Bahrein ancora da disputare. Appuntamento lì. In quel primo tratto di pista, fino alla prima curva, fino a quella dopo e poco più in là, dove il piede di questi ragazzi e i sistemi di partenza di questi bolidi ci regaleranno gli unici momenti sportivamente comprensibili di questo quarto appuntamento del 2013. Comprensibili perché non ancora alterati dalle ali mobili che entreranno in funzione solo poi, o dal deteriorarsi delle gomme e le diverse mescole. Appuntamento da non perdere perché la partenza è il clou della effeuno e lo diventa ancora di più se davanti c'è Rosberg su Mercedes con a fianco Vettel e la Red Bull e dietro, come un avvoltoio pronto a riprendersi ciò che ha buttato via con un errore nel secondo tentativo nel q3 di ieri, c'è l'Alonso Fernando munito di Ferrari che fin qui, diamine, come parte bene la F138. Alonso per di più su lato pulito. Per di più con compagno Massa accanto per grazia ricevuta. Felipe, sesto tempo, ha infatti beneficiato dell'arretramento di 5 e 3 posizioni di Hamilton e Webber. Il primo per aver sostituito il cambio danneggiato in mattinata dopo aver rischiato parecchio a causa del cedimento della ruota posteriore sinistra. In proposito, Pirelli e Mercedes hanno fatto sapere che trattasi di un detrito metallico che ha colpito sospensione e gomma (un taglio simile è stato trovato anche su una gomma della Caterham che seguiva l'inglese). Quanto a Webber, ha pagato dazio per l'incidente con Vergne a Shanghai.
Però di questo alla Rossa interessa poco. Mentre interessa parecchio che Massa affianchi il capo squadra. Anche perché i due inizieranno con strategie diverse. Lo spagnolo su gomme medie; il brasiliano su dure, unico fra i big, e dunque, se solo riuscirà ad accarezzarle, potrebbe ambire alle due soste. Una Rossa, fra l'altro, su cui il nuovo tunnel aerodinamico sottoscocca e le prese d'aria rivedute hanno dato i benefici sperati.
Non dovrebbe allora stupire vedere un Alonso subito secondo e magari primo poco dopo, se solo la Mercedes dovesse, come in Cina, rivelarsi ancora mangia gomme. Mancano all'appello le Lotus, Raikkonen solo 9°, Grosjean fuori dal q3, mentre la McLaren vivacchia con Button 10° costretto però a non fare il q3 e Perez 12° ormai un caso umano per il team. Quanto alle dichiarazioni di rito, spiccano per onestà e schiettezza il pole man e Fernando. Uno ammette «per noi sarà difficile ripetere in gara il ritmo delle qualifiche e dunque avrò problemi a proteggere e mantenere la posizione». E l'altro spiega che «si può puntare al podio e anche di più ma la miglior notizia di oggi è sapere di partire con accanto il mio compagno...

molto molto meglio che ritrovarsi Hamilton a fianco...». Plauso, standing ovation e bacio accademico per l'onestà. Un po' meno per la considerazione del compagno.
POLEmicamente

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