Valentino Rossi: "Quando smetterò qualche mio avversario sarà contento"

Il 2017 della Motogp è andata in archivio, con Valentino Rossi che non può di certo dirsi soddisfatto del quinto posto finale in classifica generale. Il Dottore, ai microfoni di Radio DeeJay ha parlato di una della annate più nere della sua carriera: "Cosa non ha funzionato nel 2017? Il problema è che è arrivato Viñales e lui con questa moto è andato subito forte, io appena l'ho provata non mi sono trovato bene. Ho pensato che magari, visto che era la fine della stagione, ero io a non essere in forma e abbiamo continuato con quel progetto. Ma è stato un errore perché abbiamo perso un sacco di tempo. Cosa non andava? Abbiamo fatto tante ricerche e secondo me la moto andava male dove c'era poco grip e faceva caldo. Le prime tre gare si correvano fuori dall'Europa e c'era molta aderenza, in più in Qatar si correva di sera. Poi rientrati a Jerez sono iniziati i guai".

Valentino ha poi parlato del grave infortunio, con la frattura di tibia e perone che ha condizionato e non poco la parte finale della stagione: "È stata dura perché rompersi tibia e perone. Mi era già successo al Mugello e dunque ero disperato per tre motivi: il dolore, il recupero lungo con l'operazione e il fatto che ormai il campionato era definitivamente andato. Quest'anno è successo di farmi male due volte in allenamento, la prima mi era andata bene anche se mi sono fatto molto male perché il manubrio nella pancia mi ha causato anche un po' di sangue nei polmoni. Però era andata bene. Poi la caduta stupidissima a 30 all'ora in cui mi sono rotto la gamba". Il fuoriclasse di Tavullia ha poi risposto alla domanda sul suo ritiro, visto che il prossimo febbraio compirà 39 anni: "Il futuro della MotoGP senza di me? Quando accadrà qualcuno dei miei avversari sarà contento... Paura di smettere? Come nell'intervista al magazine tedesco ribadisco che certo, è un momento che mi fa paura.

Un po' mi spaventa la vita normale, ma penso che in qualche modo ce la faremo".