Vedi Napoli e poi non firmi Anche Younes ha detto di no

Angelo Rossi

Napoli In principio era Verdi. A buon fine la telefonata tra De Laurentiis e il calciatore del Bologna, il preferito da Sarri. Fatto anche l'accordo con la dirigenza rossoblu, restano le visite mediche. Galeotta, però, fu la sosta di inizio anno: da Dubai il giocatore fa sapere di averci ripensato, meglio finire la stagione in Emilia, poi si vedrà. Il Napoli avalla allora le voci di radio-mercato: una chiara azione di disturbo da parte di una big, e allora addio.

Poi ecco Politano. Giorni di incertezza rotti dalla sentenza pronunciata da Marotta: il Sassuolo non lo cederà al Napoli. Inutile chiedersi cosa c'entri la Juve o il perché di certe alleanze, sono sempre esistite e quella tra bianconeri ed emiliani è solidissima. Pensi sia finita e invece, a mercato chiuso, arriva il terzo no al Napoli, quello di Younes. Il tedesco dell'Ajax a gennaio arriva in Italia, firma il contratto, si fa fotografare, va al San Paolo, mangia una bella pizza fumante e poi scompare per due giorni. Quando riappare, dice di non voler lasciare Amsterdam perché il nonno sta male. Una scusa, chiaramente. Come quella di voler recuperare immagine e quattrini ancora per qualche mese in Olanda: altra bugia. Ci sarebbe il Bayern che lo muove come un burattino, e forse il ct tedesco Löw che pensa di portarlo ai Mondiali.

Ha firmato però e almeno lui non la passerà liscia: se non si presenterà in ritiro, rischia la squalifica. O potrebbe rifinire sul mercato. Il Napoli lo venderà al miglior offerente dopo averlo acquistato da svincolato con una plusvalenza che oggi supera i 10 milioni: meglio di niente.

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