Il vichingo molto United e poco special che ha cancellato Mou

Cinque partite e cinque vittorie per Solskjaer, il traghettatore norvegese che ha sostituito José

Il vichingo molto United e poco special  che ha cancellato Mou

E adesso provate a dargli del fergemannen. Probabilmente lui vi liquiderebbe con una risata, consapevole di avere il proprio futuro tra le mani. Lui è Ole Gunnar Solskjaer e in norvegese, la sua lingua, fergemannen significa traghettatore. Questa è l'etichetta che gli è stata affibbiata dalla fine di dicembre quando il Manchester United lo ha chiamato per sostituire un personaggio ingombrante come Josè Mourinho. Un allenatore ad interim, un provvisorio. Forse, ma di certo non un improvvisato. Lo dimostrano i primi risultati da quando siede sulla prestigiosissima panchina. Cinque partite, quattro in campionato e una in coppa d'Inghilterra, e cinque vittorie. Boom. Così, tanto per presentarsi ed entrare dritto dritto nella storia. Il tecnico norvegese è infatti già riuscito ad eguagliare una delle più grandi leggende della storia del club e del calcio mondiale, sir Matt Busby. Prima di Solskjaer soltanto la leggenda che diede vita a quello straordinario United di Best, Charlton e Law che vinse anche la Coppa dei Campioni nel 1968, riuscì a vincere le sue prime quattro partite di campionato alla guida del club nel 1946.

A dire il vero dalle parti di Manchester in pochi si sono stupiti dell'impatto del norvegese. Solskjaer infatti è allievo prediletto di sir Alex Ferguson che lo ha allenato per anni e con cui ha vinto tutto in Inghilterra e in Europa. E anche nell'essere posato, misurato e nel gestire al meglio le poche parole da usare si vede forte e chiara l'impronta del maestro. «Il record? Serve per le pagine di storia. A noi serve sapere che se abbiamo vinto queste gare in fila ne possiamo vincere altrettante. È la filosofia del club», ha detto. E proprio come sir Alex, Solskjaer ha deciso di puntare forte sul gruppo, cercando di dare fiducia ai giocatori e di farli scendere in campo senza quella paura che si leggeva loro negli occhi durante la gestione Mourinho. Tanto che stando a quanto riporta il Sun, avrebbe anche rispolverato i quiz notturni tra i giocatori diventati celebri sotto la gestione Ferguson e inventati per cementare il gruppo e migliorare l'umore prima delle partite. Sta di fatto che la cura di Ole Gunnar funziona a meraviglia e lo United si è qualificato ieri per i 32esimi di Fa Cup battendo il Reading ma quel che più conta sta risalendo in classifica ed è già arrivato in zona Europa da quell'anonimo centro classifica in cui era piombato.

Un'ennesima sconfitta per Mourinho, dopo la burrascosa fine del rapporto con lo United. Dopo il suo esonero la squadra è tornata a volare, segno concreto che il problema non era la scarsa qualità della rosa ma il clima di terrore in cui lo special one aveva fatto precipitare i giocatori. Dimostrazione che arriva anche dalla gestione di Paul Pogba. Desaparecido e tristemente in panchina con Mou, leader e goleador (4 reti frutto di due doppiette) con il norvegese. Una notizia brutta soltanto per Juve & co. che speravano di sfruttare il momento no del Polpo per portarlo via da Manchester, cosa che adesso sarà decisamente più difficile.

E così ecco che questo norvegese con gli occhi vispi, zitto zitto, si sta conquistando una delle panchine più prestigiose d'Europa.

Si fanno tanti nomi per il futuro, primo tra tutti quello di Pochettino del Tottenham ma anche quelli di Zidane e Conte. Ma chissà che vittoria dopo vittoria, record dopo record, Solskjaer non si meriti di essere promosso a tutti gli effetti a trener, allenatore, senza nessuno che provi più a definirlo fergemannen.

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