Ieri vittoria al debutto, 3-0 (25-22, 25-17, 25-15), vittoria attesa, prevista contro i padroni di casa danesi lontani nel ranking, vittoria gradita. Importante per affrontare come si deve, oggi, la Bielorussia e, domani, il Belgio. Energia per il morale anche perché le ultime due amichevoli degli azzurri erano state negative, sconfitti in Germania per 3-2 e 3-0. Bene così, dunque. I ragazzi di ct Berruto hanno fatto contento lui e i tifosi e iniziato col piede giusto gli Europei di Danimarca e Polonia. Qui di seguito, ecco cosa alla vigilia ci aveva raccontato Ivan Zaytsev, ieri sera trascinatore insieme con capitan Savani. «Dipende tutto da noi - aveva spiegato l'opposto azzurro, 25 anni -, possiamo vincere o perdere con chiunque. Ci metteranno in difficoltà, all'inizio del girone capiterà di andare in crisi. Sono passati due mesi dalla World league, siamo belli carichi ma fisicamente non ancora al top e poi contro di noi giocheranno tutte alla morte».
E domani ore 18 si chiude col Belgio, fatale alle azzurre. Nel senso che quella sconfitta ha complicato il tabellone.
«I fiamminghi sono un'ottima squadra, ci impensieriranno. La formula è analoga agli Europei femminili, vorremmo aggiudicarci il raggruppamento per passare direttamente ai quarti».
Le ragazze di Mencarelli hanno mancato l'approdo in semifinale, come nelle ultime 3 olimpiadi. Il loro ciclo è finito?
«È appena ripreso, con una squadra molto giovane. Devono lavorare e sentire addosso la fiducia, a noi è andata bene perché con il ct Berruto siamo sempre arrivati fra le migliori: argento a Euro 2011, quarto posto in coppa del mondo, terzo all'Olimpiade e pure nell'ultima World league».
Solo in due World league siete rimasti lontani dal podio. Manca giusto una medaglia d'oro, l'ultima fu nel 2005, all'Europeo di Roma con Montali ct...
«Servono anche fortuna e convinzione, stavolta vediamo di farle coincidere. Favorita è la Russia (che però ieri ha perso 3-0 con la Germania, ndr), si è aggiudicata Olimpiade, coppa del mondo e 2 World league. Poi Serbia, Polonia, noi e pure la Germania, molto quadrata. Sarà un bel torneo».
Come la sua cresta.
«A nessuno di loro. I calciatori non mi entusiasmano, il nostro mondo è totalmente diverso. E poi ho un parrucchiere speciale, il capitano Savani. Il ritocco finale è sempre suo».
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