Sprangato dopo la discoteca, giovane in coma

Colpito con una sprangata alla testa dopo una lite in discoteca torna a casa dolorante, convinto non sia nulla di grave. La mattina dopo si alza in preda a fitte lancinanti e violenti attacchi di vomito. Fino a quando si fa portare in ospedale, dove le sue condizioni precipitano: viene operato alla testa e ora il ragazzo è ricoverato in rianimazione con prognosi riservata. È l’ennesimo episodio di violenza fuori da un locale notturno che in questo scorcio di 2010 ha già visto due accoltellamenti, conclusi con un morto e un altro giovane ferito grave.
L’ultima aggressione venerdì sera ai Magazzini Generali di via Pietrasanta, traversa di via Ripamonti, locale tutto sommato tranquillo. Per trovare un precedente bisogna infatti risalire a febbraio 2007 quando tredici adolescenti di buona famiglia se le diedero di santa ragione nel parcheggio, fino a quando arrivarono i carabinieri che li portarono tutti in cella di sicurezza. Anche l’altra sera il diverbio si conclude al parcheggio, dopo un alterco iniziato all’interno tra Giuseppe C., 23 anni, e altri tre giovani. La sicurezza interviene e allontana i contendenti che proseguono fuori la lite.
Ad avere la peggio il ventitreenne che rimedia una sprangata in testa. Dolorante, ma convinto non sia nulla di grave, rientra a casa, in via Nicola Palmieri 8, quartiere Stadera, e si mette a dormire. Sabato mattina però si alza ancora dolorante e soprattutto con una forte nausea. Verso mezzogiorno il padre chiama il 118 e fa accompagnare il figlio al Policlinico. La chiamata viene girata anche al 113 e una volante va a raccogliere la deposizione del ragazzo. Piuttosto confusa. Parla di tre aggressori, su per giù della sua età, mai visti prima e di cui non è in grado di fornire una descrizione accurata. Nel pomeriggio le sue condizioni peggiorano e in serata viene operato e trasferito in rianimazione. La prognosi è riservata, ma le sue condizioni non sarebbero disperate.
Molto peggio finì invece il mese scorso la rissa al Club 71, ex Mosquito, di via Toffetti tra un sudamericano e un romeno di 25 anni, ammazzato con 17 coltellate alla schiena. E sempre in via Toffetti nel marzo del 2009 un cingalese venne volontariamente investito da alcuni latinos con cui aveva litigato, mentre a novembre tre peruviani pugnalarono due connazionali di 26 e 34 anni. A gennaio invece uno studente di 22 anni per poco non venne ucciso a coltellate da due incensurati di 24 e 25 anni fuori dall’Alcatraz di via Valtellina. Dove si affaccia anche il De Sade, da cui a dicembre 2008 erano usciti due pregiudicati per chiudere la loro questione: spuntò una pistola e uno dei due morì, crivellato di colpi.

Pesante il bilancio del febbraio 2009: un regolamento di conti all’arma bianca tra bande cinesi si concluse con un morto e cinque feriti al Parenthesi. Mentre all’uscita dell’Atlantique un ventenne per difendere le amiche finì pugnalato da cinque italiani.

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