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da Roma

Come i violinisti sul Titanic a picco, fino all’ultimo gli ascoltatori di canzoni hanno scelto la musica dell’aria. Le note dei cieli, la melodia che non spaventa, la quiete sull’abisso della catastrofe: all’Alitalia c’è un gruppo di persone pagate per valutare le note e i film, gli uomini della musica e delle immagini, incaricati di pensare all’intrattenimento dei passeggeri Az in volo sul mondo anche quando tutto, al di fuori della cuffia di bordo, crollava a pezzi.
Il sogno del benessere finiva, l’euforia se ne andava, ma la struttura del colosso aereo si è mantenuta esuberante fin nei dettagli più piccoli. E si scoprono angoli sconosciuti di quest’azienda da 20mila dipendenti che rischia di perdere licenze, aerei, nome, se non si trova un accordo, ma che non ha mai rinunciato alla musica.
Può sembrare ovvio che la proiezione di un Aereo più pazzo del mondo sia sconsigliata per chi sta attraversando l’Atlantico nelle turbolenze. E Marilyn Manson non troppo indicato come colonna sonora di un volo Roma-Lisbona carico di pellegrini per Santiago. Ma non è così, c’è gente che lavora per questo all’Alitalia: non commettere errori, neanche quando si deve far ridere o piangere di commozione. Perché a 10mila metri di altezza anche il riso e il pianto sono una questione delicata, scegliere le canzoni e i film diventa un’arte. Dunque un mestiere.
E quindi si scopre che c’è questo ufficio degli uomini della musica, addetti all’«intrattenimento di bordo», figure romantiche e inutili ma forse solo all’apparenza, un nucleo formato da dieci-venti persone che deve scegliere la musica e i film per i passeggeri. Il loro lavoro consiste nell’ascoltare canzoni e guardare lungometraggi. Mixare le mini-compilation dell’aria e il menù cinematografico di bordo.
Si ha notizia di questa équipe da almeno una decina d’anni, e la base operativa è la sede di Roma della Magliana. Sarebbero state svolte anche trasferte all’estero per visionare pellicole in anteprima. La scienza della scelta, una ricerca di qualità esasperata che secondo i più critici sconfina nello spreco. La squadra della musica e del cinema è composta da assistenti di volo, legali e tecnici. I primi conoscono i tempi del viaggio: non si può infilare nelle cuffiette i Nirvana con il pancake della colazione. Vietato servire i pasti durante il finale dei film, nel momento in cui i passeggeri mangerebbero anche la salviettina per le mani. Anche questo non è scontato.
I legali devono stare attenti a non ferire, scandalizzare, e sconvolgere soprattutto i bambini.

Il gruppo di selezionatori sceglie quindi pellicole dove non ci sia troppo sangue e troppo sesso. Sono vietati i disastri aerei. Anche i disastri in generale non sono tra le scelte prioritarie. Si montano storie e musica fino all’ultimo volo. Se ci sarà un ultimo volo.

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