Le squadre arruolano Foster e Manica. Il nuovo stadio avrà due maxi anelli

Milan e Inter scelgono i progettisti di Wembley. E spunta il riferimento al piano del 2022. I club: "Accessibile e ottima visibilità da ogni settore". Scaroni: "Fiducia nella politica"

Le squadre arruolano Foster e Manica. Il nuovo stadio avrà due maxi anelli
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Il nuovo stadio di Milan e Inter avrà 71.500 posti e "offrirà un'atmosfera senza eguali, strutturandosi su due grandi anelli con un'inclinazione studiata per garantire agli spettatori una visibilità ottimale da ogni settore". Garantito dai club, che a pochi giorni dal voto in Consiglio comunale (domani la prima seduta ma quella decisiva sarà al 99% quella fissata a oltranza lunedì prossimo) provano a convincere gli indecisi arruolando ufficialmente due pesi massimi come lord Norman Foster e David Manica per il progetto San Siro e svelando i primi dettagli. E non sfugge il riferimento ai "due grandi anelli". Forse per avere un'idea del futuro vale la pena ricordare che proprio lo studio di architettura americano Manica propose con Cmr un progetto che si chiamava gli "Anelli di Milano", poi battuto in un derby on line lanciato dalle squadre nel 2022 da "La Cattedrale" di Populous. Era caratterizzato, scrivevano allora, da "due anelli iconici intrecciati, che simboleggiano l'unione tra Inter e Milan". Il Meazza ha avuto due anelli fino al 1990, molti tifosi rimpiangono quel modello. Tant'è, Milan e Inter hanno annunciato la collaborazione - subordinata ovviamente all'acquisto del Meazza e delle aree intorno - con Foster+Partner, tra i più famosi studi mondiali di architettura, e Manica, eccellenza nel settore degli impianti sportivi. Una scelta che "ribadisce la ferma intenzione dei club di dare ai tifosi e a Milano uno stadio all'altezza degli standard più elevati in termini di innovazione, comfort e sostenibilità, che rappresenterà un nuovo fiore all'occhiello anche da un punto di vista architettonico" scrivono in una nota congiunta. Il nuovo impianto si inserirà nel progetto di rigenerazione urbana di circa 281mila mq, "nel segno di innovazione e sostenibilità", sarà "conforme ai più elevati criteri di accessibilità, assicurando un'offerta di esperienze dedicate a tutti i tifosi e la disponibilità di settori a prezzi accessibili".

Norman Foster, 90 anni, e David Manica vantano un rapporto professionale di lunga data, iniziato quasi trent'anni fa con la progettazione del nuovo Wembley Stadium di Londra - abbattuto anche qui un "impianto icona" - e la trasformazione dell'area in un distretto multifunzionale con negozi, ristoranti, migliaia di abitazioni. Quello che si vorrebbe replicare a San Siro (salvo le case). Un'intesa proseguita con la candidatura vincente per il Lusail Stadium, realizzato in occasione della Coppa del Mondo 2024 in Qatar. Lo studio britannico di Foster ha firmato (tra gli altri) gli aeroporti di Hong Kong e Pechino, il Millennium Bridge di Londra e ha progettato il futuro da centomila posti per il Manchester United, il vecchio Old Trafford sarà demolito. Manica ha firmato tra gli altri l'Allegiant Stadium e il Chase Center che ospitano rispettivamente le gare dei Las Vegas Raiders e dei Golden State Warriors.

"Mi sembra che siamo in dirittura d'arrivo e sono fiducioso che arriveremo alla meta, ho grande fiducia nella politica, è il Consiglio che deve varare l'operazione" commenta il presidente del Milan Paolo Scaroni ai microfoni di Mediaset. Sulla scelta di Foster e Manica: "Vogliamo uno stadio stupendo e abbiamo scelto il meglio dell'architettura internazionale. Hanno creato il nuovo Wembley, tempio del calcio, dopo aver abbattuto il vecchio. Vogliamo fare la stessa cosa".

Ma continuano polemiche e conta dei voti. Ieri il gruppo di Forza Italia si è riunito per delineare la strategia d'aula. Non ci saranno voti a favore. De Chirico e Giovanati sono più orientati alla bocciatura, si valutano le opzioni astensione, uscita o anche non partecipazione alla seduta. Ci sarà un confronto con gli alleati. In Commissione comunale, critiche e richieste di chiarimento dal Pd Giungi o da Fedrighini del gruppo misto sulla "catena di controllo" dei club. La vicesindaco Anna Scavuzzo ha ribadito che "è interesse del Comune portare a casa la migliore operazione possibile. Abbiamo schierato tutto il nostro sistema di dirigenti, una compravendita come questa avrà il sostegno di tutti gli enti preposti, comprese banche e team di risk management. Spero che continuerà a chiamarsi San Siro".

E ieri sera Scavuzzo e l'assessore allo Sport Martina Riva hanno presentato la delibera nel Municipio 7. Contestazioni dai comitati ambientalisti "salva Meazza". Hanno fischiato un portavoce dei residenti a favore che chiedeva invece alla giunta di "andare avanti con coraggio" e più volte l'intervento della vicesindaco.

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