Quando, fra 20 anni (ma temo molto prima) il signor Kabobo uscirà dal carcere, gli auguro di incontrare il giudice che lo ha condannato e, come ringraziamento per la mite condanna e a conferma della sua (di Kabobo) infermità mentale gli appioppi una bella picconata sul cranio!!!
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Caro Caraccio, secondo me i discorsi sulla severità o longanimità della pena, sulla sua espiazione, sulla applicazione di attenuanti e aggravanti, sul carcere afflittivo o rieducativo esulano dal caso Kabobo. Che è - lo affermo anche senza l'avallo di illustri psichiatri - un pazzo. Il problema non è quello d'una condanna adeguata o non adeguata alla spaventosa gravità di ciò che Kabobo ha fatto. Il problema è quello di tenere definitivamente sotto stretta custodia un soggetto fuori di testa che potrebbe procedere ad altri ammazzamenti insensati. Kabobo è immensamente pericoloso anche se non può essere ritenuto giuridicamente responsabile.
Il professor Basaglia, ispirato da nobili intenti umanitari, ma anche dalle utopie della sinistra, sostenne che la pazzia non esiste. Invece esiste e Kabobo ne è la prova. Il rischio è che per garbugli legali e buonismi letali il pluriomicida ritorni un giorno in circolazione. Non guarito e perciò più pericoloso che mai.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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