la stanza di Mario CerviDal procuratore Dettori una frase maldestra che denota impotenza

Inqualificabile la frase del Procuratore Capo di Bergamo, Dott. Dettori, all'indomani dell'ultimo stupro avvenuto nella città, il quale invita le donne a «non uscire sole la sera». Ora l'augurio è che chi di dovere lo rimuova dal delicato posto che occupa, perché o ha fatto un'affermazione avventata - e allora va destituito perché un pubblico ufficiale non può permettersi di rilasciare dichiarazioni che discriminano cittadini (anzi, cittadine) non sottoposti a misure di pubblica sicurezza - oppure non è in grado né all'altezza di garantire la sicurezza di tutti i cittadini bergamaschi 24 ore su 24.
Torino

Ritengo che la frase del dottor Dettori sia stata molto maldestra. Anche escludendo che volesse responsabilizzare le donne perché inducono in tentazione gli stupratori - è la tesi del parroco di Lerici - bisogna pur dire che, nel migliore dei casi, la sua è stata una confessione d'impotenza. Se i responsabili dell'ordine pubblico non riescono a garantire alle donne la possibilità di circolare tranquillamente e sicuramente quando fa buio, bisogna dire che siamo ridotti male. È vero che la polizia di New York, quando il quartiere nero della metropoli era molto pericoloso, consigliava di non avventurarvisi se non in gruppo e in taxi. Ma Harlem per fortuna non è più così, e non vorremmo che Bergamo diventasse Harlem. Non sono severo come il lettore Incorvaia nel proporre punizioni per l'incauto procuratore capo. I servitori dello Stato dovrebbero imparare a controllare meglio le loro dichiarazioni - l'ideale sarebbe che non ne facessero proprio - ma i politici dai quali dipendono non danno un buon esempio di continenza in esternazioni anche strampalate. Per questo penso che basti - se i regolamenti burocratici lo consentono - un rimprovero. Quanto al dovere del magistrato di garantire a chiunque il massimo di sicurezza 24 ore su 24, nessuna persona di buon senso può essere di parere opposto. Ma allora con eguale inflessibilità dovremmo esigere che i processi siano rapidi, che la prescrizione non vanifichi innumerevoli inchieste, che la legge sia davvero uguale per tutti. Cacciare chi non raggiunge questi obbiettivi? Vorrebbe dire mandare a casa la quasi totalità delle toghe.

Senza alcuna garanzia che altre arruolate in fretta e furia siano migliori.

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