PAROLA_LETTORI

la stanza di Mario CerviIl governo Letta è criticabile. Ma con l'Urss non ha niente in comune

Avendo avuto l'opportunità di lavorare per lunghi periodi nell'ex Unione Sovietica, trovo alcune similitudini fra quella situazione politica e quella italiana odierna. Nell'ex URSS i telegiornali e la Pravda (quotidiano organo del partito comunista sovietico assimilabile alla nostra Unità), giornalmente magnificavano i fantastici pregressi ottenuti dal regime. Tutto ciò in una condizione reale di miseria economica inenarrabile, in cui per la popolazione era persino difficile trovare di che nutrirsi. La Pravda, veicolo principale di propaganda, era distribuita quasi gratuitamente e vantava una tiratura di 50 milioni di copie. Ora, ascoltando i proclami del Governo Letta sui grandi progressi italiani dovuti alla sua opera, mi sembra di tornare a quel periodo, in quanto non vedo nessun riscontro oggettivo nella realtà. Mi chiedo se e quanti cittadini italiani possano dare credito a questa propaganda.
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Caro Gaia, mi pare che la similitudine tra il governo Letta e, poniamo, il governo Breznev sia piuttosto ardita. Non vedo e non sento, nei nostri mezzi d'informazione, l'unanimità servile degli applausi al regime. Il governo Letta è oggetto, anche con ragione, di critiche aspre provenienti da ogni parte. Sulla Pravda erano stampati solo elogi al Cremlino, sui quotidiani nazionali d'oggi Palazzo Chigi è bersaglio d'attacchi molto più che di sviolinate. Grazie a Dio la stampa è libera di prendersela con chi presidia la stanza dei bottoni (ammesso che i bottoni ci siano). Le incertezze, le inerzie, i tentennamenti dell'esecutivo non piacciono né ad Alessandro Sallusti né a Marco Travaglio. Questa si chiama democrazia. Ho già scritto e ripeto che la dirigenza politica attuale ha mille colpe e che l'assetto istituzionale del Paese ha mille e gravissimi difetti, primo tra essi lo strapotere della magistratura. Ma non accostiamoli, la dirigenza politica e l'assetto istituzionale, a poteri o a situazioni d'un cupo universo politico e ideologico -quello sovietico- passato ormai agli archivi della storia.

Direi quasi che il governo Letta ha un solo e convinto sostenitore che di nome fa Enrico Letta.

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