Politica

La star di internet confessa: «Non esisto»

Milioni di fan seguivano le sue giornate in diretta. Ora si scopre che è un’attrice

Mariuccia Chiantaretto

da Washington

Lonelygirl15, ovvero Bree, la ragazzina acqua e sapone che da quattro mesi perseguita il sonno dei suoi fan su YouTube e suscita il furore di chi la ritiene una montatura, ha finalmente un nome. Si chiama Jessica Rose, ha 20 anni, è nata in Nuova Zelanda e si è diplomata alla New York Film Academy. Come è avvenuto per il ragazzo coreano che suonava il Canone di Pachelbel su YouTube, anche l’identità di Lonelygirl15 è stata rivelata dal New York Times.
Il prestigioso quotidiano ha confermato che, com’era prevedibile, Lonelygirl15 non è un fenomeno spontaneo, ma una mossa di marketing ideata da due registi di Hollywood, che hanno solleticato la curiosità del popolo di YouTube per mesi. I due vogliono fare un film in cui Jessica Rose farà la parte della ragazzina perbene tenuta in casa da genitori un po’ troppo severi.
Per mettersi al riparo da plagi i due registi, Ramesh Flinders e Miles Racket, hanno coinvolto la direttrice della Creative Artist Agency di Beverly Hills Amanda Solomon, il cui suocero avvocato Kenneth Goodfried ha depositato il nome «Lonelygirl15» e stilato un contratto in cui tutte le persone a conoscenza della vera identità di Bree si impegnavano a non rivelarla. La ragazza solitaria con occhi da cerbiatta e il nasino all’insù che si presenta come quindicenne e da quattro mesi guarda con un velo di incertezza milioni di cliccatori di YouTube ha raccontato ai fan di chiamarsi Bree, ha elargito particolari sulla sua infanzia e spiegato con un’ombra di rammarico le restrizioni cui veniva sottoposta dai genitori religiosissimi. Spesso parlava di Daniel, un ragazzo, apparentemente della sua stessa età, che di tanto in tanto compariva accanto a lei nel video. La falsa quindicenne si mostrava soprattutto nella sua camera, e il suo sguardo innocente ha intrigato immediatamente i frequentatori di internet, pronti a credere alla storia della ragazzina solitaria che racconta la sua vita sulla webcam e la mette in rete.
Per lanciare il fenomeno Lonelygirl15, Flinders e Becket hanno girato le scene nella vera camera da letto di Jessica Rose con una Logitech Quick Cam pagata solo 150 dollari. Una decina di giorni fa, quando ormai il volto di Bree era famoso, il Los Angeles Times ha anticipato che il fenomeno di YouTube era probabilmente una trovata di qualche produttore che voleva lanciare la sua protetta. Qualcun altro aveva anche avanzato l’ipotesi che Bree fosse un mini genio dell’informatica in grado di gestire da sola il camcorder e di prendere in giro mezzo mondo con la favola della quindicenne triste. Si erano scatenati tutti: i fan per proteggere la ragazza dagli occhi di cerbiatta, i detrattori per scoprire chi guadagnasse sull’intera operazione.


Si è così scoperto che la finta Bree era soltanto una strategia di marketing e che i due registi usavano falsi indirizzi email per rispondere ai fan, dai quali però raccoglievano nuove idee per il personaggio interpretato dalla loro attrice in erba.

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