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Stavolta è finita: ciao ciao scudetto

Stavolta è davvero finita. Addio sogni di gloria, ciao ciao scudetto. Doveva essere la serata in cui far ripartire la caccia all'Inter, riscattarsi dopo il disastro assoluto di Udine e ricominciare la rincorsa per cercare di andarli a riprendere, e invece... le abbiamo prese. Da un Cagliari che ha messo in ginocchio campioni del calibro di Del Piero, Buffon, Nedved, Chiellini, Amauri. La dimostrazione che basta saper giocare a pallone con intelligenza per inseguire sogni apparentemente irrealizzabili: per i sardi un posto in Champions, per noi il tricolore. Il Cagliari può continuare a coltivarlo, noi faremmo meglio a spostare il tiro su qualcos'altro. Dispiace doverlo fare in una serata in cui la reazione c'è stata e l'impegno non è mai venuto meno, ma nel calcio vince chi sbaglia di meno, non solo davanti alla porta ma anche sul piano tattico. Allegri le ha azzeccate tutte, Ranieri poche. «In settimana studieremo ciò che non ha funzionato», ma accidentaccio: dopo 2 anni d'allenamenti insieme, possibile che la squadra non abbia ancora assimilato gli automatismi? Inizio a pensare che o gli insegnamenti non sono appropriati oppure in campo gli viene detto di fare tutt'altro. O forse, semplicemente, ci eravamo illusi di avere la difesa più forte del campionato e invece non è così. Eppoi, una volta per tutte, ci spieghino il motivo di così tanti infortuni. Col Cagliari non abbiamo giocato male, ma peccato d'ingenuità: troppi errori che paghiamo con l'addio allo scudetto.

Personalmente, non ci credo più.

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