Stipendi pubblici d’oro: i consiglieri sardi sono i Paperoni d’Italia

Stipendi pubblici d’oro: i consiglieri sardi sono i Paperoni d’Italia

RomaIl medico? Il giornalista? L’avvocato? Forse il calciatore? Ma per carità, il mestiere che ti garantisce il massimo guadagno con il minimo sforzo a quanto pare è un altro: il consigliere regionale.
Attenzione però in alcune regioni si guadagna «poco». In Toscana una miseria pari a 5.288 euro al mese, pochi spicci. Dunque genitori che dovete consigliare un mestiere ai vostri figli indirizzateli bene, che scelgano la regione giusta. Ad esempio la Sardegna dove ogni mese i solerti consiglieri incassano 11.417 euro, centesimo più centesimo meno, garantendo così ai propri dipendenti lo stipendio più alto rispetto a tutti colleghi delle altre regioni.
A stilare e pubblicare la classifica il quotidiano in lingua tedesca Tageszeitung di Bolzano. Una tabellina che segue probabilmente le polemiche che negli ultimi mesi hanno colpito gli sprechi della casta dei politici e più in particolare le critiche che si sono concentrate sui privilegi delle regioni a statuto speciale. E infatti la tabella pubblicata dal giornale sudtirolese, guarda caso, fa fare una bella figura proprio al Trentino Alto Adige che, fra le regioni a statuto speciale, è quella che paga meno i propri consiglieri, «soltanto» 6.300 euro mensili, quasi la metà rispetto a quelli sardi.
Ma vediamo, regione per regione, dove conviene impiegarsi, precisando che la somma comprende anche le diarie, ovvero una sorta di rimborso spese per i giorni delle sedute di consiglio che variano però appunto da regione a regione. Rimborso del quale, a voler essere pignoli, non si vede la ragione. Se il compito del consigliere è appunto quello di partecipare alle sedute del consiglio perché mai oltre all’indennità deve avere diritto ad un rimborso, ovvero la diaria, per fare quello per il quale appunto prende già l’indennità? Ma questo è il bello del fare il consigliere regionale.
In testa alla classifica degli stipendi come già precisato la Sardegna con i suoi 11.417 euro. La Calabria viene superata di un soffio: chi siede in quel consiglio gode di una busta paga bella gonfia: 11.316 euro mensili. Al terzo la Campania, qui gli euro mensili scendono a 11.126. Si scende dal podio con la Sicilia che guadagna un quarto posto con 10.946 euro al mese. Poca cosa certo ma per fortuna fino a poche settimane fa molti hanno potuto usufruire di un privilegio tutto speciale, concesso soltanto ai dipendenti regionali siciliani, grazie al quale si poteva andare in pensione anche a 40 anni dopo appena 25 anni di servizio per gli uomini e 20 se donne se si aveva un parente disabile. Il fatto che molti, anzi troppi, stessero usufruendo di questo privilegio ha indotto l’assemblea regionale siciliana ad abolirlo lo scorso dicembre. In centinaia però hanno fatto in tempo a goderne prima che fosse cancellato.
Restano sopra i diecimila euro la Puglia, 10.432, e il Molise, 10.255. Si scende a 9.975 nel Lazio; 9.964 in Lombardia; 9.025 in Piemonte. Si scende ancora ad 8.362 in Friuli Venezia Giulia; 8.166 in Liguria; 8.054 Abruzzo; 8.004 Veneto. I poveri consiglieri regionali dell’Emilia Romagna riescono ad assicurarsi appena 7.613 euro al mese. Sempre meglio che in Val d’Aosta, appena 6.603 euro al mese; Basilicata 6.529; Trentino Alto Adige, 6.300; Marche, 6.119; Umbria, 6.101. Infine la miseria dei toscani, 5.288.


Chissà che fine farà la proposta di Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e capogruppo in Regione Lazio. La proposta di legge prevede la riduzione a 5mila euro mensili delle indennità dei consiglieri, sospendendo diaria e rimborsi.

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