Roma

Storie parallele di divi e anti-divi

I reading saranno arricchiti da proiezioni video, musica, filmati e foto d’epoca

Alessandra Miccinesi

Coco Chanel, Jean Cocteau, e Edith Piaf. Tre icone della cultura francese. Ma anche tre vite d'artista intrecciate da un destino bizzarro. Una creatrice di moda, un poeta, una cantante. Non solo colleghi di lavoro (Cocteau scrisse per la Piaf la pièce «Il bell’indifferente», Chanel disegnò i costumi di scena per le opere di Cocteau), ma intimi amici (Coco pagava di tasca sua le cure disintossicanti di Cocteau dall'oppio). Tre personaggi dei quali il pubblico conosce un unico profilo: quello di facciata. A raccontare quello che nel profondo ha fatto la differenza tra persona e personaggio, su una ribalta allestita en plein air nel salotto marmoreo del Campidoglio, sarà Catherine Spaak.
L'attrice è la protagonista di tre serate - il 7, il 12 e il 14 settembre - nel Cortile di Palazzo dei Conservatori dei Musei Capitolini, dedicate a degli insoliti reading sospesi tra pubblico e privato. Attraverso un’investigazione febbrile, quasi anatomica, effettuata rovistando nelle vite di Chanel, Cocteau e Piaf, nel pieno rispetto della memoria dei tre fari dell’arte mondiale, la Spaak leggerà i suoi manoscritti (uno diverso per serata) svelando aneddoti, curiosità, e storie intime. L’altalena emotiva di Coco Chanel, in bilico tra affermazione imprenditoriale e voglia di essere moglie e madre. Il rapporto esclusivista che legava Jean Cocteau - poeta, pittore, ceramista e scrittore - all'amata-odiata mamma. E la fame di abbracci che trasformò in bulimia la vita amorosa di Edith Piaf: voce simbolo dei rivoluzionari della «rive gauche». I reading saranno impreziositi dalla proiezione di video, filmati d’epoca, fotografie e stralci di interviste radiofoniche. A scortare le parole sussurrate, o dette con voce solida dalla Spaak, che renderà omaggio al talento vocale della Piaf interpretando strofe da «La vie en rose» e «Je m’en fous pas mal», saranno le melodie del chitarrista classico Matteo Cremolini.
«Quello dei reading “Storie Parallele” è un progetto cui tengo molto e che spero avrà un seguito - spiega con un sorriso l’attrice belga facendo altri due nomi celebri: l’attore Gérard Philipe e lo chansonnier Jacques Brel -. Tutto è nato dal fatto che da ragazza ho conosciuto sia Cocteau che Chanel: al primo devo la scoperta della musica classica, a Chanel il vantaggio di essere donna. La Piaf? Sono stata a un suo concerto, una volta. A lei devo la creazione del mio immaginario sentimentale». «La mia voglia di “sorellanza” con la Piaf - conclude la Spaak - emerge dagli aspetti commoventi della sua esistenza: solitudine e disperazione. Edith era una donna forte nel lavoro, ma debole nel privato».
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti: ore 21 - Cortile di Palazzo dei Conservatori, Musei Capitolini. Info: 06.

82077304.

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