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Straordinario tempismo delle toghe: Berlusconi indagato per il caso Ruby

Nemmeno 24 ore dopo la sentenza della Corte Costituzionale la procura di Milano scatena una nuova e pesante offensiva contro il presidente del Consiglio. I procuratori  Boccassini e Forno con una serie di avvisi di garanzia fanno riesplodere il caso di "Ruby Rubacuori", la giovane marocchina che partecipò ad alcune feste nella villa di Berlusconi. Indagati anche la Minetti, Fede e Lele Mora. Ma i legali del premier: "Gravissima intromissione nella vita privata"

Straordinario tempismo delle toghe: 
Berlusconi indagato per il caso Ruby

Milano - Neanche il tempo per la Corte Costituzionale di depositare i motivi della decisione di ieri sul legittimo impedimento: e la Procura di Milano scatena una nuova, pesante offensiva contro il premier Silvio Berlusconi. I procuratori aggiunti Ilda Boccassini e Pietro Forno fanno scattare una serie di avvisi di garanzia che portano a riesplodere il caso di “Ruby Rubacuori”, la giovane marocchina che partecipò ad alcune feste nella villa del presidente del Consiglio e che, dopo essere stata fermata dalla polizia, fu consegnata alla consigliera regionale Nicole Minetti dopo un intervento di palazzo Chigi.la procura chiede di interrogare Berlusconi in un giorno a sua scelta tra il 21,22 e 23 gennaio.

Ecco il testo del comunicato diffuso dalla Procura: "In relazione a parziali e frammentarie notizie che sono state diffuse, al fine di una puntuale informazione, e nel rispetto del principio costituzionale di non colpevolezza, si ritiene necessario fornire le seguenti informazioni. Nel procedimento 55781/2010 sono stati iscritti Nicole Minetti e altri per i reati n.7 legge 75/1958 (sfruttamento della prostituzione) e 600 bis codice penale (prostituzione minorile). In data 21 dicembre 2010 è stato altresì iscritto l'onorevole Silvio Berlusconi per i reati 317 c.p. (concussione), commesso in Milano il 27 e 28 maggio 2010, e 600 bis codice penale (utilizzo della prostituzione minorile) in Arcore, dal febbraio al maggio 2010, parte offesa Karima el Maghroub detta Ruby). Nel quadro delle indagini in corso sono state effettuate perquisizioni domiciliari nei confronti dell'indagata Nicole Minetti nonchè di diverse persone informate sui fatti. E' stato altresì notificato all'onorevole Silvio Berlusconi ed ai suoi difensori invito a comparire corredato dalla dettagliata indicazione delle fonti di prova per le ipotesi di reato a lui ascritte".  

In sostanza, Silvio Berlusconi è indagato per utilizzo della prostituzione minorile e per concussione. Questa seconda accusa riguarda proprio la telefonata con cui la scorta del Cavaliere chiese, nella notte, ai vertici della questura milanese di consegnare la minorenne alla consigliera Minetti. “Tutto regolare”, aveva detto Edmondo Bruti Liberati, procuratore della Repubblica di Milano, al termine degli accertamenti su quella telefonata. Ora invece la linea della Procura è cambiata, e sembra sposare in pieno la linea del pubblico ministero minorile Annamaria Fiorillo. Fonti vicine alla Procura spiegano così il cambio di rotta: nella vecchia dichiarazone di Bruti Liberati ("leggetela bene") si asseriva solo che la procedura seguita dalla questura era stata regolare, ma non si era mai sostenuto che fosse stato legittimo l'intervento della segreteria di Palazzo Chigi. E' proprio quell'intervento che ora porta a configurare a carico di Berlusconi l'accusa assai pesante di concussione. Successivamente al comunicato, d'altronde, sarebbero intervenuti nuovi elementi e nuove valutazioni che hanno portato, a ridosso di Natale, a iscrivere il premier nel registro degli indagati. Tra gli elementi d'accusa ci sarebebro anche le registrazioni delle telefonate al 113, la centrale operativa della polizia, nel corso della notte.

Complessa - e per molti aspetti ancora non chiara - anche la situazione relativa alla seconda accusa mossa al premier. L'accusa di utilizzo della prostituzione minorile è punita con il carcere fino a tre anni. Il Cavaliere, secondo la Procura, non solo avrebbe avuto dunque rapporti con la marocchina, ma sarebbe stato pienamente consapevole di trovarsi di fronte ad una minorenne. Nei verbali pubblicati finora dai giornali “Ruby” sosteneva di avere partecipato alle feste ma escludeva incontri privati con il premier. Ora, evidentemente, il quadro è cambiato. Da ottobre ad oggi non risulta che Ruby sia più stata interrogata. Probabilmente la Procura ha acquisito altri elementi - testimonianze di altre ragazze presenti alle feste, ma anche intercettazioni telefoniche e ambientali - che hanno convinto i pm che l'incontro tra Ruby e il premier sia stato più ravvicinato di quanto raccontato dalla ragazza.  

Perquisizioni sono in corso in tutta Italia.

A Milano la polizia ha bussato agli uffici della Minetti, che appena pochi giorni fa aveva ricevuto la comunicazione di non essere indagata, e che ora si ritrova accusata di avere gestito non solo “Ruby” ma anche altre prostitute maggiorenni.

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