]Tutta colpa dell'adrenalina. Quella che dà la carica, sì, ma che poi rende stressati e nervosi. Lo sanno bene i politici, che agli sgoccioli di questa campagna elettorale, si trovano a faticare come gli sportivi durante una finale olimpica. Parola degli esperti della Società italiana di cardiologia che avvertono: «Le elezioni mettono a dura prova la salute cardiovascolare degli aspiranti deputati e senatori». Il professor Fabio Magrini della Fondazione Policlinico è pronto a mettere la mano sul fuoco: «Scommetto che sia Berlusconi che Veltroni fino a lunedì sera saranno ipertesi». E la ragione è semplice: l'eccesso di adrenalina, infatti, fa aumentare la pressione e i battiti del cuore. Altro che Pechino 2008: tocca correre ai comizi, poi al mercato, alla casa di cura fino alla sera, quando comincia il tour delle cene elettorali. «Non riesco più a dormire - ammette Ombretta Colli - di solito crollo subito e ora invece mi sveglio anche tre volte con l'ansia che sia già tardi». A Paola Frassinetti, invece, basta chiudere gli occhi per addormentarsi, il suo problema è un altro: «Faccio sogni angoscianti». L'ultimo l'altra notte: «Alemanno mi sgridava perché non mi stavo impegnando abbastanza a Roma, così io mi sbracciavo per ricordandogli che io sono candidata a Milano».
A ben vedere però, c'è anche qualche lato positivo: «Negli ultimi due mesi -racconta Matteo Salvini - sono calato tre chili». E i ricchi buffet dopo i comizi? «Non so perché, ma alla fine mangio sempre un'insalata nel pomeriggio e poi salto pure la cena». Un toccasana per la prossima prova costume, queste elezioni anticipate? «Macché, la verità è che manca pure il tempo per andare in palestra quindi il mio tono fisico è scarsissimo». Magri e poco tonici: va a finire che poi, dopo le lezioni,tocca pure fare una cura ricostituente. «Nel 1996 - ricorda Emanuele Fiano - persi ben dieci chili, era la prima volta che mi candidavo e arrivai davvero distrutto». Perché lo stress, si sa, è un problema bipartisan: colpisce i leghisti (duri e puri), i candidati del Pdl (spesso grandi sportivi) e allo stesso modo i Verdi come quelli del Pd, che per seguire il comizio di Veltroni in piazza Duomo hanno rischiato un gran raffreddore. «Chi non ammette di essere stressato - scherza Pierfrancesco Majorino - o è superman oppure non sta facendo davvero campagna elettorale». «Non come una volta - precisa Ignazio la Russa - che dovevano farla tutti, per forza. Io però mi impegno sempre allo stesso modo». Sarà vero? «Lo dimostrano i fatti: basta guardarmi per vedere che sono ingrassato». Si perché a chi ha il metabolismo lento, purtroppo, la campagna la pancetta rischia di farla aumentare.
Lunedì sera la resa dei conti: «Le arterie dei vincitori - spiega Magrini - tenderanno ad allargarsi e il cuore pomperà più sangue provocando un effetto benefico». Nessun premio di consolazione per gli sconfitti: «Le loro arterie si stringeranno e la pressione non potrà che aumentare». Colpa degli elettori, e ancora una volta, dell'adrenalina.
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