Striscia la giustizia

Sabato ricorreva il quindicennio di Mani pulite (17 febbraio) ma non se l'è filato quasi nessuno: c'era il corteo di Vicenza, e comunque erano tutti troppo impegnati a intervistare ex brigatisti. Sicché è sfuggito a tanti, per esempio, che un personaggio come l'ex sindaco di Milano Paolo Pillitteri è stato riabilitato dopo l'estinzione dell'unico reato che l'aveva visto condannato: ora è di nuovo incensurato. Altre cinque volte era stato assolto, ma sono cose che non interessano più. Pillitteri ebbe la sua unica condanna prima della riforma dell'articolo 513, ossia quando un accusatore poteva tranquillamente denunciare chicchessia, patteggiare una pena simbolica e quindi uscire dal processo senza neanche presentarsi in aula per confrontarsi con la persona che aveva accusato. Pillitteri non l'ha neppure mai visto, il suo accusatore.

In compenso nessuno si lagni per la lentezza della Giustizia: in tre anni l'ex sindaco ha potuto affrontare tutti e tre i gradi di giudizio, più o meno come Bettino Craxi o come Sergio Cusani o Walter Armanini, quest'ultimo poi defunto. La giustizia è uguale per tutti i socialisti. Altri, dopo dieci anni, erano fermi al primo grado e sono finiti in prescrizione.

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