L'Amt taglia fuori due vallate e almeno 1500 persone si mobilitano prima che il piano di risanamento dell'azienda, presentato al IV Municipio della Valbisagno pochi giorni dall'amministratore delegato francese Guyot, entri ufficialmente in vigore il primo di settembre. A segnalare il fatto che metterebbe in ginocchio centinaia di utenti è Emanuele Galassi, consigliere di Forza Italia in Municipio il quale, forte anche dellappoggio di colleghi di maggioranza, è deciso a dare battaglia all'azienda affinché agli abitanti di San Cosimo e San Martino di Struppa e quelli di Fontanegli e Bavari, non vengano tolti quei servizi che, per essi, sono di fondamentale importanza. Dello stesso parere è Fiorella Bazurro della Lista Biasotti la quale, abitando in zona, constata di persona come, un taglio che l'azienda definisce strategico, in realtà significhi solo recare danno agli studenti e agli anziani dei paesi in questione.
«Ormai da tanti anni - spiega Bazurro - le linee del 479 (Struppa-Molassana) e 478 (San Eusebio-Molassana) convogliano a Molassana centinaia di studenti che frequentano istituti del centro città e altrettanti anziani che si muovono per recarsi ai mercati rionali per fare la spesa. Con la nuova ristrutturazione dell'Amt tutta questa gente verrebbe scaricata a metà strada, sul ponte alla Doria». Infatti, il progetto definitivo presentato dal dirigente francese al Municipio valligiano sarebbe quello che le due linee diventerebbero solo una (linea 470) e che la stessa, anziché fermare a Molassana dove, una ampia e funzionale piattaforma di interscambio convoglia in pochi secondi gli utenti verso qualsiasi altra direzione (centro città e paesi limitrofi), farebbe la spola tra un paese e l'altro. Una sorta di navetta che dal paese di San Cosimo di Struppa, passerebbe direttamente a quello di fronte di fronte (Fontanegli) senza il consenso positivo degli abitanti in questione ma con l'approvazione dell'azienda che vedrebbe in questo taglio una sorta di vantaggio.
«Ma quale vantaggio - precisa Gianpaolo Malatesta - consigliere comunale del Pd, già qualche giorno fa, nell'ambito di una seduta comunale ho chiesto all'assessore Pissarello di eliminare l'inutile capolinea del 12 del Giro del Fullo e in tutta risposta abbiamo ottenuto il taglio di due importanti linee urbane». Una notizia che in un battibaleno ha fatto il giro dei paesi e che, stando alle parole di parecchi consiglieri dello stesso Municipio, ha messo in moto una serie di manifestazioni, compresa quella di bloccare a tempo indeterminato le strade in questione: da una parte via Trossarelli (la via più lunga di Genova) e dall'altra Salita alla Chiesa di Fontanegli. «Il passaparola è stato determinate - conclude Galassi - ognuno di noi si è fatto carico del proprio quartiere e se entro settembre nessuno ci darà risposta, inizieremo il blocco delle strade, in poche ore bloccheremmo l'intera vallata».
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