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Stupro fuori dall'Alcatraz, pena di sei anni e mezzo

Condannato uno studente 21enne incensurato. Vittima un'universitaria americana in Erasmus

Stupro fuori dall'Alcatraz, pena di sei anni e mezzo
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È stato condannato a sei anni e sei mesi di reclusione A.E.F., 21enne nato a Milano con origini egiziane. È accusato di violenza sessuale aggravata per i fatti avvenuti alle 2 di notte del 24 febbraio 2024 in via Valtellina. La vittima che l'ha denunciato è una studentessa americana allora 20enne. La condanna a carico del giovane, anche lui studente e incensurato e assistito dagli avvocati Antonio Ingroia e Giambattista Quaranta, è stata decisa martedì dall'Undicesima sezione presieduta dal giudice Vincenzina Greco.

Le indagini della polizia sono state coordinate prima dal pm Barbara Benzi, di turno quella notte, e poi da Grazia Colacicco. Il 21enne è stato arrestato praticamente in flagranza. I due ragazzi si sono incontrati all'Alcatraz, lei era in Italia con l'Erasmus. Hanno bevuto alcuni drink insieme, poi sono usciti per una sigaretta. Lui ha portato la studentessa universitaria nel vicino parcheggio sopraelevato dell'Aldi e lì - per l'accusa - l'ha violentata. Se ne sono accorti alcuni giovani anche loro usciti dalla discoteca che hanno sentito la 20enne urlare e hanno avvertito la security del locale. Infine sono arrivate la Volanti. Il 21enne è stato fermato, mentre la vittima è stata portata in codice giallo alla Mangiagalli, dove i medici dell'Svs hanno riscontrato i segni della violenza sessuale.

Nell'interrogatorio di garanzia l'arrestato ha provato a dire che la giovane era consenziente, ma il gip Antonio Baraldo non gli ha creduto e ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere, come chiesto dal pm. Il giudice ha evidenziato che agli atti c'erano le testimonianze dei due studenti che hanno per primi soccorso la vittima. Hanno messo a verbale di essere intervenuti dopo che lei era stata spinta "dietro una colonna di cemento" e mentre subiva gli abusi e che "in italiano" gridava "no" e "aiuto". Oltre alla deposizione dei buttafuori, secondo cui lei ha cercato "più volte di respingerlo con le braccia". L'accusa all'imputato è anche di "aver approfittato dello stato di alterazione della vittima" che aveva bevuto.

Per il gip, il "rapporto sessuale è senza dubbio di natura illecita, in quanto avvenuto abusando delle condizioni di inferiorità psichica della ragazza". Nel fascicolo sono finiti inoltre i video delle telecamere del parcheggio. Le motivazioni della sentenza saranno depositate in 90 giorni.

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