Stupro nel Napoletano Il fidanzato della ragazza la consegna al "branco"

A Brusciano, una ragazza minorenne ha subito una violenza di gruppo. Il suo fidanzato, con una scusa, l'ha condotta in una stazione semideserta dove ad attenderli c'erano altre 3 amici minorenni

Stupro nel Napoletano Il fidanzato della ragazza la consegna al "branco"

Napoli - Era convinta che il suo fidanzato la stessa riaccompagnando a casa, ma si è trovata davanti al branco. Con una scusa, il ragazzo l'ha condotta nella stazione deserta della Circumvesuviana: lì ad attenderli c’erano gli amici complici che l’hanno violentata a turno.

Quattro ordinanze restrittive

L'episodio è successo a Brusciano, in provincia di Napoli dove i carabinieri hanno eseguito all’alba quattro ordinanze restrittive nei confronti dei quattro minorenni, tra i 14 e i 17 anni, incensurati, accusati di violenza sessuale di gruppo aggravata e tentata violenza privata.

La scusa del fidanzato

In base a quanto denunciato dalla giovane vittima, i fatti si sarebbero verificati la sera del 16 novembre scorso, vicino alla stazione di Castello di Cisterna. Dopo aver trascorso una serata con alcuni amici, la ragazza è salita in sella allo scooter del fidanzato che, contrariamente a ciò che era solito fare a quell’ora, aveva deciso di non riaccompagnarla a casa ma di portarla alla stazione della Vesuviana che a quell’ora è solitamente buia e scarsamente frequentata.

La violenza di gruppo

Ad attendere la coppia altri tre ragazzi che, approfittando della corporatura esile e della giovane età della vittima, l’hanno costretta a subire violenze a turno. Il branco ha inoltre avvisato la minorenne che avrebbero abusato di lei nuovamente il giorno successivo vantandosi di aver filmato l’accaduto con i telefonini. La vittima, una volta rientrata a casa, raccontò tutto ai genitori e poi ai carabinieri.

Il giorno dopo, sempre di sera, i quattro ritornarono a casa della minorenne chiedendo di parlare con lei. Al suo rifiuto iniziarono a colpire con i loro caschi la porta d’ingresso accompagnando i gesti con insulti e frasi ingiuriose.

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