Subaru Impreza cambia aspetto ma non sostanza

da Praga

Subaru fa compiere a Impreza, modello strategico per posizionamento di mercato e curriculum sportivo, un fondamentale salto generazionale. Non è merito solo della calandra. Con essa, infatti, è ben coordinata anche l’estetica dei gruppi ottici, mentre la configurazione del motore, a 4 cilindri contrapposti orizzontalmente, ha consentito di conferire a tutta la sezione anteriore un profilo molto affilato, che si sviluppa nell’andamento a cuneo della linea di cintura, ulteriormente sottolineata dalla nervatura che corre sulla fiancata. I meriti del 4 cilindri boxer di Impreza, proposto nelle cilindrate di 1.6 e 2.0 per potenze rispettivamente di 107 e 150 cv, vanno ben oltre la positiva influenza estetica sul profilo della sezione anteriore. Il baricentro basso e lo sviluppo longitudinale estremamente compatto sono alla base di qualità dinamiche che il nuovo autotelaio mette pienamente a frutto. Gli sbalzi limitati, (Impreza è lunga 4,41 metri e poggia su un passo di 2,62 metri), il baricentro basso, l’elevata rigidità torsionale della scocca e l’impeccabile schema del sistema di trazione integrale Subaru, fanno della nuova Impreza una delle vetture più grintose e, al contempo, sicure della attuale generazione. La risposta allo sterzo è nitida e molto rapida, il rollio in curva è quasi inesistente, le reazioni dinamiche sono composte e, anche quando si esagera, totalmente gestibili. In effetti, anche a fronte della generosa potenza del boxer 2.0, la cui coppia di 20 kgm è la più elevata della categoria, l’autotelaio si è dimostrato autorevole e in grado di gestire potenze ben superiori.

Per il momento Subaru ha annunciato che i prezzi resteranno invariati rispetto all’edizione precedente: ingresso a circa 19mila euro e punta di 24.

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