Subsonica, un concerto Terrestre

Spettacolo con scenografie tecnologiche, schermi e tante luci a fare da corollario al solito «muro» sonoro

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Jarno Fiore

Dopo quasi un anno di silenzio e lontananza dalle scene, il 2005 ha segnato il ritorno discografico e dal vivo dei Subsonica, l’attesa band torinese che più di tutte si è imposta all’attenzione del pubblico mainstream partendo dall’underground dei centri sociali e dei piccoli club. Dopo un anno di silenzio e riflessione, arrivato in seguito a due anni di tour continuo legato alla promozione del fortunato album Amorematico (tour che poi è sfociato anche in un doppio album dal vivo intitolato Controllo Del Livello Di Rombo), ora i Subsonica hanno pubblicato Terrestre, lavoro che subito è schizzato al vertice della classifica italiana degli album.
In corrispondenza con l’uscita di Terrestre è partito anche il nuovo tour nei più grandi palazzetti italiani e che domani arriverà al Forum di Assago, già totalmente esaurito da settimane, per mostrare la mutazione dall’elettronico all’elettrico della band capitanata da Samuel (voce) e Max Casacci (chitarre). Il nuovo disco dei Subsonica ha dimostrato in fondo una involuzione nel sound di questa band che fino al precedente lavoro era sempre stata all’avanguardia, infatti Terrestre è un album che spinge molto più sul rumore che sui veri contenuti sonori che risultano essere davvero fiacchi.
Insomma questa nuova veste meno elettronica e più elettrica dei Subsonica non convince fino in fondo, Terrestre sembra un prodotto davvero poco spontaneo, frettoloso e freddo, cosa che non dovrebbe essere, visto che per la prima volta, stando alle dichiarazioni del gruppo, il disco è nato in studio di registrazione dal nulla con i componenti della band che hanno composto le canzoni partendo quasi da zero; un percorso canonico per la maggioranza delle band ma che i Subsonica però non avevano mai utilizzato.
Ma a parte le critiche rimane un successo incredibile per i Subsonica che dall’alto della classifica di vendita di certo sorridono, come i fortunati fan che domani potranno assistere al loro concerto, che non farà altro che confermarli come, e questo è risaputo, uno dei migliori gruppi live (e non solo italiani). Spettacolo faraonico con scenografie tecnologiche, schermi e tante luci a fare da corollario al muro sonoro, questo il menù che i torinesi hanno in serbo. Ne hanno fatta di strada questi ragazzi dall’underground ai palazzetti dello sport, un percorso e un successo che i Subsonica si sono guadagnati sul campo suonando praticamente in ogni angolo della penisola con fugaci apparizioni all’estero, fino in Giappone dove ebbero un enorme successo. I Subsonica quindi pensavano e pensano all’estero, ne è testimonianza il primo brano in inglese inciso dalla band, Gasoline, che sembra essere un antipasto di qualcosa che succederà presto, un probabile album tutto pensato per il mercato estero, come faranno gli Afterhours che a settembre. Da notare anche che Casacci e compagni si sono avvalsi del lavoro di un produttore inglese, Dave Pemberton (già al lavoro con Prodigy, Orbital e Groove Armada).


L’attitudine live della band non si discute, e di certo i fan della prima ora aspetteranno con trepidazione che i cinque musicisti sul palco scatenino il delirio sugli spalti del Forum con le vecchie canzoni come le ormai storiche Nuvole Rapide, Tutti I Miei Sbagli (presentata ai tempi a Sanremo), Liberi Tutti e Nuova Ossessione, ma anche per il nuovo singolo Abitudine, programmatissimo dalle radio sebbene pieno di riff di chitarra heavy.

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