Luciana Baldrighi
Fondato a Milano nel gennaio 1965 da un gruppo di appassionati ricercatori e collezionisti di minerali, il Gruppo Mineralogico Lombardo che ebbe tra i suoi promotori Matteo Boscardin, compie 40 anni.
Lassociazione che si era costituita liberamente con lo scopo di coadiuvare il Museo Civico di Storia Naturale continua a occuparsi di divulgazione mineralogica, aggiornamento delle collezioni da studiare e di tutte quelle attività didattiche e culturali connesse con questa disciplina naturalistica svolgendo la propria attività nello storico Museo di Corso Venezia 55, la magnifica palazzina dei primi del Novecento decorata in cotto edificata sotto la Scuola dellarchitetto Boito, meta di scolaresche e di appassionati e competenti amanti delle scienze. Vi sono numerosi responsabili dei centri che fanno parte degli studi naturalistici come Angelo Riva del Gruppo di Paina, recentemente nella zona di Madesimo ha compiuto dei ritrovamenti di «sigimundite» il cui nome risale a Pietro Sigismondi, uno dei pionieri della ricerca mineralogica: «Le molteplici attività del Gruppo contribuiscono al sostentamento e al funzionamento del Gruppo stesso». A ottobre si svolgerà una giornata di scambi in cui collezionisti provenienti da ogni parte dItalia e dEuropa si daranno appuntamento per scambiarsi le proprie ricerche personali e materiali utili a studi e collezioni pubbliche e private.
Responsabili di questa importante sezione del Museo sono i curatori Federico Pezzotta e Alessandro Guastoni. Il presidente Francesco De Martin è anche direttore della bella «Rivista mineralogica lombarda» che ha recentemente subito un radicale cambiamento della sua veste grafica originaria: «In questo periodo abbiamo cercato di proporre a un pubblico sempre più esigente un prodotto più approfondito nei contenuti e al tempo stesso appetibile per il lettore amatoriale. Un accurato lavoro di selezione delle immagini facilita il lavoro giornalistico. In questo numero si è trattato il tema della miniera di Traversella (Torino) chiusa per trentanni ricca di pirite, ferro, cosalite, acantite, apofillite, cristalli di Galena, magnetite, arsenopirite, cristalli geminati con quarzo, bismutinite ed eritrite. Nel 1913 la Fiat rilevò le concessioni determinando così lultimo periodo fecondo della miniera». Dopo la Seconda Guerra Mondiale la Società delle Nazioni impose delle sanzioni economiche allItalia e iniziò un regime di autarchia. In ogni caso il ferro di Traversella contribuì a soddisfare il fabbisogno nazionale. Lultimo mese di lavoro è stato il settembre del 1971.
Informazioni interessanti anche da «Podromo della Mineralogia Vesuviana», un celebre libro pubblicato a Napoli nel 1825, il primo e unico di tre volumi che trattano i minerali del Vesuvio, come lo «spinello», un cristallo di rocca, la «lazurite» un eccezionale cristallo dal colore blu intenso o la «tenorite» un insieme di sottili cristalli scuri. Alcuni fanno parte della Collezione Monticelli. Il Gruppo Mineralogico Lombardo si occupa anche di pubblicare gli ultimi studi in materia come l«ettringite» e l«ernigliite», nonchè mostre e libri sul tema. Anche Venasio farina si è distinto per il ritrovamento della «canavesite» in Campania.
Il 10 giugno nellAula Magna del Museo civico di Storia Naturale si terrà una conferenza tenuta dalla professoressa Silvia Rizzato dellUniversità degli Studi di Milano su «Come crescono i cristalli», mentre il 17 giugno nella stessa sede Ivano Rocchetti parlerà dei «Nuovi ritrovamenti mineralogici in Val di Vizze (Bz) e nelle aree limitrofe». Per informazioni si può chiamare il numero di tel.fax. 02/784596. Sito:www.gmlmilano.it.
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