Sulle Riviere si vive bene perché si segue la dieta mediterranea

I liguri godono generalmente di ottima salute in quanto meno sedentari, meno ipertesi e meno obesi rispetto alla popolazione del resto dell’Italia. Merito - spiega la ricerca «Progetto Cuore» della Sisa-Società italiana per lo studio dell’arteriosclerosi - soprattutto delle «abitudini alimentari che, in Liguria, molto si avvicinano alla famosa dieta mediterranea, e cioè: buon equilibrio nell’apporto delle calorie tra proteine, carboidrati e grassi; uso dell’olio d’oliva (grassi vegetali) in sostituzione del burro e di altri grassi animali; impiego moderato dei formaggi; giusta quantità di pasta e carboidrati e infine buon apporto di pesce, ricco di omega3 in sostituzione delle proteine della carne, nonché un uso moderato del vino, apportatore di polifenoli contro i radicali liberi».

I dati, resi noti nell’ambito del 1° congresso regionale della Sisa in programma da oggi al Jolly Hotel Marina e dedicato alle malattie cardiovascolari e all’arteriosclerosi, testimoniano che, su una popolazione di circa 1 milione e 580mila abitanti, la tabella ligure dei fattori di rischio cardiovascolare mette in evidenza 400mila sedentari (100mila uomini e 300mila donne), 270mila fumatori (rispettivamente 150mila e 120mila), 360mila ipertesi (200mila e 160mila), 270mila con problemi di colesterolo (110mila e 160mila), 51mila iperglicemici (35mila e 16mila) e 230mila obesi (80mila e 150mila).

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