Per il Sun Beckham vivrà in un quartiere a luci rosse

(...) E oggi ancor più inviperiti dopo aver incassato il trasloco di uno dei loro più amati campioni al Milan. Via, allora, alla campagna denigratoria dopo aver scoperto che il fuoriclasse, proveniente da Los Angeles maglia Galaxy, alloggerà nei pressi di via Amedeo d’Aosta dove ha affittato un lussuoso loft. La scelta dopo aver seguito il consiglio di Paolo Maldini che vive non distante, a due passi da viale Abruzzi. «Quella zona - si legge nel Sun - è famosa per le prostitute e i travestiti, i papponi e gli spacciatori. È considerata una delle aree più pericolose di Milano».
Giudizio condiviso da un connazionale di Beckham, Michael Day, 39 anni e residente a Milano. «La scelta è decisamente bizzarra perché quella è una zona con orde di prostitute e drogati. I residenti si lamentano tutte le sere». Davvero troppo per Pierfrancesco Maran, consigliere comunale del Pd che, letto l’affresco della zona in cui lui stesso abita, ha preso carta e penna e in un fluente inglese ha scritto al Sun. Mostrandosi assolutamente sorpreso per la descrizione della zona come un «red light district». Niente paura, invece. E un benvenuto al fuoriclasse, assicurando che «via Plinio e le vie circostanti sono invece sicure e un buon posto per crescere i figli. Non un quartiere a luci rosse, ma una zona tranquilla e bella».

Addirittura «come Notting Hill». Certo, deve ammettere, c’è un po’ di prostituzione, «that’s true, but when I was younger I spent two summers between Earl’s Court and Nottingh Hill in London». E al confronto mi sento ben più sicuro nel mio quartiere.

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