Si chiama Marcus Tullio Tanaka e non è uno stopper come un altro. Sarà anche vero che in Giappone le autorità stanno facendo limpossibile per frenare il seppuku, il suicidio rituale che termina con il taglio del ventre, 32mila casi lo scorso anno, ma cè chi fa da sé e davanti alle più cocenti umiliazioni, reagisce alla grande. Tullio è uno così, stava giocando a Sion unamichevole contro la Costa DAvorio quando Didier Drogba gli ha fatto un sombrero. Se fosse stato un giapponese e basta magari ci sarebbe passato sopra ma per lui, difensore centrale nato in Brasile da padre nippo-brasiliano e madre italo-brasiliana, il sombrero è la più terribile delle umiliazioni e va lavata subito come nella migliore tradizione. E non era tutto. Quel bellimbusto di Drogba, di cui doveva spegnere ogni sorriso, aveva segnato su punizione, o meglio, su punizione di Drogba proprio lui, Marcus Tullio Tanaka, aveva deviato il pallone di quanto serviva per metterlo in rete. Doppia umiliazione. Quando Drogba gli ha tentato il secondo sombrero, il buon Tullio ha perso la pazienza, è entrato con un tackle molto efficace alla figura e ha preso tutto, palla compresa, mentre un ginocchio spaccava il braccio allivoriano: «Ma prima ho colpito la palla», ha dichiarato lo stopper giapponese. Marcus Tullio Tanaka è il simbolo di questo Giappone che arriva per la quarta volta consecutiva alla finale di un mondiale con le idee confuse.
Il tecnico Takeshi Okada è assalito da mille dubbi, il primo è chi mettere davanti, nel senso che un attaccante ci vuole ma non ce lha. Allinizio Okada aveva pensato che lunica arma a disposizione del suo Giappone fosse correre fino allo scoppio del cuore, con 90 di pressing asfissiante. Contro lOlanda, in amichevole, è andata bene per unora, poi la nazionale giapponese è crollata e ha preso tre gol. Shinji Okazaki era lunica punta e anche una benedizione. Il primo a fare pressing, attaccava gli spazi, veloce. Solo che non segna mai e non sa neppure tenere il pallone. Allora Okada ha provato il nostro Morimoto, lunico di tutta la nazionale a non saper fare pressing. Adesso è una settimana che viene provato Honda, ma in Giappone sono già rassegnati, se non battono allesordio il Camerun li vedranno tornare subito. E vedere la Corea del Sud qualificata sarà lennesima cocente umiliazione.
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