Taxi a prezzo fisso nell’Area C? «Si può fare, ma ora scioperiamo»

Taxi a prezzo fisso nell’Area C? «Si può fare, ma ora scioperiamo»

Area C funziona, almeno dal punto di vista della riduzione del traffico. Girando per il centro, anche ieri, si aveva l’impressione - freddo a parte - di essere ad agosto. Strade deserte, tram che sfrecciano a gran velocità, poche auto in fila. Parola di taxista. «Abbiamo riscontrato che il traffico è molto più scorrevole, sembra che sia domenica, incredibile - spiega Salvatore Luca, dirigente della Categoria Taxi dell’Unione Artigiani - certo, è ancora presto per fare un vero e proprio bilancio del traffico, siamo solo a 3 gironi dall’entrata in vigore di Area C e tra l’altro noi siamo in agitazione per cui non abbiamo verificato sul campo, ma l’impressione è certamente quella di un netto calo del traffico». I numeri (- 38% di ingressi in area C ieri, - 30,1% martedì e -32,1% lunedì) al momento confermano lo sguardo clinico del professionista. Anche ieri mattina i quasi 5mila tassisti riuniti in assemblee spontanee davanti alla Stazione Centrale, agli aeroporti di Linate e Malpensa e in tutti i parcheggi della città, infatti, si scambiano opinioni e impressioni sugli effetti della gabella antitraffico. «Sembra domenica». «La città deserta come ad agosto, in centro si viaggia che è una bellezza».
Ecco allora che rispunta la proposta lanciata durante la commissione comunale Mobilità qualche mese fa, di un corsa a prezzo fisso per il centro storico. Ieri mattina, tra un aggiornamento e l’altro sul nuovo vertice con il governo, cui è stato presentato il documento emendato dal parlamentino, i tassisti discutevano dell’eventuale prezzo di una corsa a prezzo fisso ridotto, diciamo, visto la netta diminuzione del tempo di percorrenza del centro. Una tariffa che se non potrà essere a 5 euro, come era nell’idea iniziale perché «assolutamente troppo bassa a fronte dei costi», dovrà allo stesso tempo essere concorrenziale con mezzi pubblici. «Ne stiamo discutendo, ma l’impressione che più della metà degli aderenti alla nostra categoria - spiega ancora Salvatore Luca - che ne conta 800, siano favorevoli all’idea. Certo, bisogna monitorare ancora per mesi la situazione ma siamo d’accordo e presto ne parleremo anche in maniera più concreta, cercando di mettere a punto anche una tariffa adeguata».
In attesa della convocazione di Palazzo Chigi, gli animi si infiammano. «Il governo pensa di prenderci in giro - tuona Adriano Biglio, vicepresidente del Satam, Sindacato Artigiani Taxisti di Milano e Provincia - il discorso della seconda licenza in regalo a ogni taxista è un’arma a doppio taglio. Ci distruggerà. Noi lavoriamo su una domanda fissa, che non ha variazioni, cioè copriamo il 2% della domanda di mobilità milanese - raddoppiare le licenze da 5000 a 10000 è una follia. Ma il documento prevede che se non si attiva entro un certo tempo viene rimessa sul mercato e chi ha i grandi capitali, ovvero i poteri forti, se le compra. E noi? Perchè non abolire i turni, allora?». Quando in città ci sono grandi eventi, come il Salone del mobile o le sfilate, è impossibile trovare un taxi...

«Appunto allora snelliamo la burocrazia per le doppie guide in modo che diventino temporanee - replica Biglio - per colpire la maggior domanda in occasione degli eventi. La trafila burocratica per le doppie guide è lunghissima sarebbe meglio pensare a un bollo da comprare dal tabaccaio, che permetterebbe di istituirle anche per una sola giornata».

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