Tegla Forwyn

Si tratta di una santa gallese («forwyn» in gallese antico significa «vergine») di cui non conosciamo niente, nemmeno il secolo in cui visse. Spesso la si è confusa (soprattutto nel Medioevo) con la martire romana Tecla, ben più famosa. Il fatto è che di sante con questo nome se ne ricordano ben sedici. Talvolta la si scambiò con l'irlandese Etha (detta anche Tecla), compagna di s. Breaca (VI secolo), che fu fondatrice di una comunità religiosa in Cornovaglia. Riferisce la Bibliotheca Sanctorum (Città Nuova) che nel Galles due località portano il nome della santa di oggi: Llandegla nel Denbighshire e Llandegley nel Radnorshire. La prima di queste località era un tempo famosa per un pozzo considerato miracoloso e chiamato appunto Ffynnon Degla, la cui acqua veniva usata per curare i malati di epilessia. Questa malattia, tra l'altro, nell'antico gallese era designata anche come Clwyf Tegla, «male di Tegla». La confusione tra Tegla e Tecla fu causa di un ulteriore equivoco proprio a Llandegla, dove una grande fiera dedicata alla santa gallese veniva tenuta nel giorno della festa di s. Tecla di Kitzingen, una badessa anglosassone che visse nell'VIII secolo. E adesso permettetemi di segnalarvi l'uscita di un importante numero della rivista Nova Historica (n. 20, edizioni Pagine, via G. Serafino 8, 00136 Roma), che riporta quasi per intero il famoso dossier Mitrokhin e acclude un supplemento didattico contenente, tra l'altro, il processo di s. Giovanna d'Arco.

Segnalo anche, di Lucien Israël (medico agnostico), Contro l'eutanasia (Lindau), con prefazione di Alain Besançon.

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