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«Il tempio da noi? Non se ne parla...»

Sulla questione del trasferimento degli islamici da viale Jenner ad un altro luogo ancora non meglio precisato si inserisce anche un Comune a due passi di Milano. Anzi, per meglio dire si inserisce il sindaco della piccola amministrazione, con la richiesta immediata di una precisa risposta: «Attendo chiarimenti da Palazzo Marino». Ma vediamo la questione alla base.
Il sindaco di Lacchiarella Luigi Acerbi sarebbe sul piede di guerra in merito a «certe notizie circolate» e respinge l’ipotesi di costruire una moschea nel territorio comunale. Certe affermazioni che il primo cittadino a quanto pare non avrebbe gradito proprio. «Sono sbalordito dalle affermazioni riportate a mezzo stampa relativamente alla possibile localizzazione a Lacchiarella di una moschea per coprire il fabbisogno espresso dalla città di Milano - afferma -. Nulla di ciò è mai stato prospettato né dall’amministrazione di Lacchiarella, né da altre istituzioni; nessuna ipotesi del genere è prevedibile, né corrisponde alle necessità di culto o alle caratteristiche insediative di un paese come Lacchiarella». Il sindaco Acerbi osserva ancora che citare Lacchiarella in un’affermazione generica ed estemporanea di questo tenore equivale a citare a caso uno qualsiasi dei quasi duecento comuni della provincia di Milano o dei 1.

546 della regione Lombardia: ogni sindaco, ogni cittadino dovrebbe sentirsi minacciato da un comportamento del genere».
E ancora il primo cittadino fa sapere che attende da «Palazzo Marino chiarimenti in modi e contenuti più consoni alla correttezza dei rapporti interistituzionali».

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