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Djokovic rifiuta lo sponsor (di un videogame): ecco perché ha fatto dietrofront

Il campione serbo, impegnato agli Australian Open, ha stracciato l'accordo con lo sponsor, rivelando: "Non era un buon uso del mio tempo"

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Novak Djokovic continua a far parlare di sé, dentro e fuori dal campo. Secondo l'emittente tv americana "Tennis Channel", il numero uno al mondo ha rifiutato l'opportunità di sponsorizzare un videogioco perché"non era un buon uso del suo tempo". Il motivo? Djokovic ha deciso di rifiutare l'accordo per due ragioni non crede nelle potenzialità del videogioco e, al contempo, li detesta.

Chi tesse le lodi del serbo è l'ex campionessa Lindsay Davenport: "Djokovic passa ogni singolo minuto pensando: 'come farò a migliorare domani, come farò a battere questo giocatore domani, tra una settimana, tra due settimane, in qualsiasi momento'...". Di sicuro Nole, impegnato agli Australian Open, non ha tempo per i videogames: l'unica sua preoccupazione è quella di arrivare in fondo al torneo e conquistare il 25° Major della carriera.

Djokovic litiga con uno spettatore

Nel primo turno ha faticato più del previsto nel primo turno contro il croato Prizmic, superato in quattro set. Oggi ha infilato la 30ª vittoria di fila agli Australian Open superando in 4 set il giocatore di casa Alexei Popyrin, ma rendendosi protagonista di un acceso confronto con un tifoso sugli spalti. Il campione serbo è riuscito a portare a casa l'incontro ma non sono mancati i momenti di tensione in una Rod Laver Aren tutta a sostegno del tennista australiano. Proprio tra i tifosi, Nole ha individuato un disturbatore verso il quale si è rivolto con particolare decisione.

Sopravvissuto al tie-break del terzo set salvando quattro set point mentre Popyrin cercava di portarsi in vantaggio due set a uno. Prima di servire, Djokovic ha fatto una pausa sfidando lo spettatore identificato tra il pubblico: "Vieni a dirmelo in faccia", ha urlato camminando verso uno spicchio della tribuna. Dopo la discussione con il pubblico il serbo si è rimesso in carreggiata chiudendo in 6-4 4-6 7-6 6-3 in poco più di tre ore.

Nella conferenza post partita Djokovic ha spiegato: "C'erano molte cose che mi venivano dette in campo, in particolare da quell'angolo, e dallo stesso lato dall'altro angolo. L’ho tollerato per gran parte della partita. A un certo punto ne ho avuto abbastanza e gli ho chiesto se voleva scendere a dirmelo in faccia. Quando affronti qualcuno, sfortunatamente per lui, non ha il coraggio di scendere. È quello che gli stavo chiedendo. Se hai coraggio, se sei un uomo così duro, un ragazzo duro, vieni giù e dimmelo in faccia, e ne discutiamo".

Poi ha proseguito: "C'erano tifosi che facevano rumore tra la prima e la seconda di servizio per tutta la partita. È quello che è, è un grande slam, è una lotta. Ovviamente ti dà fastidio, ma devi accettarlo e accettarlo. Ma ciò che mi frustra davvero è quando qualcuno mi prende in giro, quindi l’ho affrontato. L'ho invitato a venire a dirmelo in faccia. Si stava scusando da lontano. All'improvviso c'è stata una mancanza di coraggio quando ha dovuto affrontarmi".

Anche Nick Kyrgios che stava commentando la partita in tv ha preso le parti di Nole:"Io sarei saltato tra la folla per sistemarlo".

Conoscendo il "cavallo pazzo" australiano è impossibile non crederci.

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