
“Non è stato un match facile: lui è uno che colpisce molto basso e fa sbagliare molto. L’importante comunque è essere nei quarti: non avrò molto tempo per preparare la prossima partita, per cui è ora di alzare il livello”. La sintesi di Jannik Sinner disegna il 6-4, 7-6 con cui ha superato Adrian Mannarino a Cincinnati, in una sfida che si è complicata a causa della sospensione di due ore e tre quarti per la pioggia. L’obbiettivo, adesso, è festeggiare il compleanno cercando di regalarsi di nuovo un Masters 1000: sabato spegnerà infatti 24 candeline e il progetto è la conferma del titolo vinto un anno fa.
L’incontro con il mancino francese, 37 anni e un quasi ritiro nel 2024, è stato a due facce. Più liscio all’inizio e acceso da una rivalità per le parole di Mannarino sulla la sospensione di Jannik per il caso Clostebol, giudicata lieve. “Non credo più a Babbo Natale”, aveva infatti detto Adrian adombrando chissà quali favoritismi nei confronti del numero uno del mondo, e così Sinner non era certo in vena di omaggi. L’ex numero 17 del ranking aveva praticamente lasciato il tennis dopo un 2024 pessimo, poi qualche vittoria ritrovata e il ritorno nella Top 100 lo hanno rilanciato: “In fondo sono uno che non molla” ha sottolineato prima della partita, facendo presagire che l’avrebbe resa difficile.
Non sembrava, però, all’inizio: Mannarino è uno che gioca all’antica, colpendo la palla veloce ma piatta, e per Sinner - invitato da coach Vagnozzi ad aggredire (“vai sempre sopra, non scappare) – è stato un modo di fare qualche test. Meglio il servizio ma ancora non troppo (poco più del 50% delle prime, anche se un tasso di realizzazione intorno all’97%), break già nel terzo game e velocità di crociera per il resto del primo set. Poi, appunto la pioggia, e lo stop passato da Jannik a giocare a burraco con il team. Al ritorno il copione è più o meno lo stesso, solo che gli errori non forzati di Sinner sul servizio dell’avversario aumentano, e così poi finisce che quando l’azzurro fa il break sul 5-5 il match invece si complica: immediato controbreak e secondo set al tie-break. A quel punto però c’è l’accelerazione sul 5-5 e arriva la vittoria.
Ora, dunque, i quarti contro Auger-Aliassime, e appunto il livello sale: “Vedremo cosa succede, se non sarò capace di giocare meglio vorrà dire che sarò contento di essere riuscito a disputare quattro partite prima deli UsOpen”.
L’appuntamento per noi è per stasera non prima delle 21, nell’Italian Day del Centrale che vede alle 17 Lucia Bronzetti contro la Gauff e subito dopo Paolini-Krejicikova, che poi per Jasmine è la rivincita della finale di Wimbledon 2024. Finito invece il torneo di Luca Nardi, sconfitto 6-1, 6-4 dall’amico Carlos Alcaraz. Per lui comunque un’uscita a testa alta, qualche rimpianto (era 4-2 nel secondo set) e tanti applausi.