Sinner torna n° 1 se vince l’Atp parigino

Grazie al ko a sorpresa di Alcaraz con Norrie

Credits: Sinner HQ
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Una nuova avventura a Parigi per Jannik Sinner con l’obiettivo, fin qui quasi insperato, di tornare presto n°1. Magari già da dopo il torneo francese. Carlos Alcaraz è stato infatti battuto ieri sera dal britannico Cameron Norrie 4-6, 6-3, 6-4. Il confronto odierno di Jannik col belga Zizou Bergs sarà dunque ben più di un test per sondare la forma, dopo i crampi della finale vinta a Vienna contro il tedesco Zverev. «Credo sia normale, dopo aver giocato 5 giorni consecutivi e una finale molto fisica. Il fisico però sta bene, un po' stanco perché non ho avuto il tempo per recuperare. Sono molto concentrato e speriamo adesso di riuscire a giocare un gran tennis», ha raccontato nel Media-Day. Non sapendo ancora di Alcaraz, ovvio che nel pomeriggio avesse anche detto «È impossibile il n°1 e a dire il vero è una cosa a cui non sto pensando, sarà l'obiettivo della prossima stagione. Ora voglio solo chiudere al meglio questa». Quanto alla Davis, nessuna apertura: «La decisione è presa».

Concentrato sul proprio tennis e attento però a quel che accade ai tennisti. Parlando con il Guardian , Jannik ha criticato il rifiuto dei tornei del Grande Slam di trattare sui benefit e premi in denaro per i giocatori di bassa fascia. «Siamo rimasti delusi quando hanno detto che non possono dare seguito alle nostre proposte finché non saranno risolte altre questioni. Calendario e programmazione sono argomenti importanti, ma nulla impedisce agli Slam di affrontare in questo momento tutele per i giocatori, come pensioni e assistenza sanitaria. I Major sono gli eventi più importanti e generano la maggior parte dei ricavi del tennis ».

Altoatesino in prima linea, raccogliendo per certi versi il testimone di Djokovic per i cambiamenti suggeriti dal campione serbo su questo tema in passato, e leader di un movimento italiano che per il 2° anno consecutivo sarà presente nelle ATP e WTA Finals sia in singolare che in doppio. La vittoria nel 1° turno a Parigi di Bolelli/Vavassori ha dato questa certezza.

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