
Archiviati virus e appuntamenti con gli sponsor, gli UsOpen di tennis sono cominciati. Sinner sarà in campo domani nella nostra serata contro Kopriva, stanotte (all'una) tocca invece ad Alcaraz contro Opelka. I due grandi rivali se la ridono: Carlos scherzando «Jannik ha il bersaglio sulla schiena», il numero uno arrivando (sabato) trafelato all'allenamento e trovando Cahill al posto suo. Visti così la finale è già scritta, ma lo Slam americano è sempre pieno di soprese. Volendo provarci, ecco la Top 10 dei rovinapronostico.
1. Alexander Zverev. Il numero 3 sempre a un passo dallo Slam (e se lo meriterebbe) ma poi torna Paperino. Non gioca da Wimbledon, punta alla semifinale con Jannik, si è affidato a un mental coach. Dice «ora sto bene», non è la prima volta però
2. Daniil Medvedev. Nel 2021 ha rovinato in finale il Grande Slam a Djokovic. Ha passato gli ultimi mesi a spaccare racchette e a litigare con il suo storico coach (Gilles Cervara santo subito). Se è sopravvissuto alla notte (contro Bonzi), resta un pericolo.
3. Ben Shelton. «Non sarò mai un robot»: dopo un'ottima estate, la speranza americana la butta in caciara. «Per vincere devo divertirmi», ma nei quarti a Wimbledon contro Jannik non ha funzionato.
4. Alexander Bublik. Chi l'ha visto? L'uomo che arriva dal basso col servizio ha battuto Sinner ad Halle e poi si è fermato al primo turno di Londra. Agli ottavi contro Jannik ci arriverà?
5. Lorenzo Musetti. Il cemento è la sua prova del nove: non gli piace ma deve farselo piacere, per restare Top 10. Se al primo turno sopravvive ai servizi di Mpetshi Perricard (240 all'ora), c'è speranza.
6. Flavio Cobolli. On fire da mesi: «Il tennis mi fa sentire libero». All'esordio sfida Passaro, qualcuno dice che un derby è come un mal di denti. Per fortuna lui - quello vero - se l'è fatto curare alla vigilia del torneo.
7. Holger Rune. Era il terzo dei due, ma di quando lottava alla pari con Sinner e Alcaraz è rimasto un ricordo. Ha sempre la mamma al suo angolo: diventerà grande?
8. João Fonseca. «Sta arrivando», si diceva a gennaio. In effetti ha raggiunto il miglior ranking al numero 44, però dopo il primo titolo Atp a febbraio i soli 19 anni hanno chiesto il conto. Aspettarlo è un dovere.
9. Jack Draper. Per tutti l'erede di Murray, «mi sento di dover sempre dimostrare qualcosa». Un infortunio al gomito gliel'ha impedito, potrebbe trovare Musetti ai quarti.
10. Stefanos Tsitsipas.
Alla memoria: il Dio Apollo del tennis non è più nell'Olimpo. Si è preso del lavativo da coach Ivanisevic, è tornato con papà che aveva licenziato. Dal caos, a volte, può nascere qualcosa. Risultati: Valentova-Bronzetti 6-3, 3-6, 6-4; Darderi-Hijikata 6-2, 6-1, 6-2