Tenta di violentare una conoscente dietro la promessa di trovarle un lavoro

Promette casa e lavoro a una conoscente, poi le salta addosso per violentarla. Brutta avventura quella capitata a una romena di 39 anni finita in ospedale con ferite d’arma da taglio e contusioni in tutto il corpo. A provocarle un connazionale di 30 anni, G.I.O., arrestato dopo essersi scagliato anche contro i carabinieri che hanno fatto l'impossibile per strappare la poveretta dalle sue mani. È accaduto domenica pomeriggio ad Allumiere, vicino a Civitavecchia, quando la donna, come d’accordo, si presenta nell’appartamento occupato dall’energumeno. L’uomo, giorni prima, le aveva assicurato di trovarle un impiego presso l’abitazione di una famiglia del posto e, nel frattempo, una stanza per dormire. Un’occupazione come tante, ma per la straniera l’unica possibilità dignitosa per restare in Italia e inviare denaro alla famiglia. La 39enne è assieme a un’altra conoscente e tutto sembra andare per il meglio. Quando, però, quest’ultima è costretta a lasciarli soli per fare una commissione, il romeno cambia atteggiamento. Prima avances garbate nei suoi confronti, poi sempre più pressanti all’evidente rifiuto della donna. Fino al drammatico epilogo quando G.I.O. inizia a picchiarla come una furia. Calci e pugni ferrati con ferocia inaudita mentre la donna, finita a terra, urla a più non posso. La situazione precipita quando il romeno afferra un coltello da cucina e la colpisce a una mano. A nulla vale il rientro dell’amica che cerca disperatamente di calmarlo e allontanarlo. A un certo punto la donna riesce a divincolarsi e a fuggire in strada, lungo la provinciale Braccianese Claudia, dove viene inseguita dall’aggressore. La scena non sfugge a una pattuglia di militari in perlustrazione nella zona. Gli uomini del tenente Vincenzo Carpino, comandante in sede vacante della compagnia carabinieri di Civitavecchia, bloccano il romeno e soccorrono la donna.

Trasportata all’ospedale San Paolo, viene ricoverata con una prognosi di un mese. Il romeno è stato arrestato e trasferito nel carcere di Borgata Aurelia con le accuse di tentata violenza sessuale e lesioni personali aggravate.

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