Stavolta cè la data per il Terzo valico. Il 2015. Ultima chiamata per la Liguria. Loccasionissima dellExpo di Milano non lascia spazio alle alternative. E infatti il progetto è già partito. Lo ha annunciato ieri Renato Brunetta, vice coordinatore di Forza Italia, economista di riferimento per il Pdl, laltra ruota del tandem, insieme a Giulio Tremonti. «Con lExpo anche i problemi di Malpensa possono e devono trovare soluzione - ha subito osservato Brunetta - Malpensa dovrà offrire un numero sempre maggiore di voli internazionali e intercontinentali e per alimentare Malpensa sarà fondamentale spingere sullintera progettazione infrastrutturale del Nord a partire dalla completa realizzazione di tutti i corridoi europei in territorio italiano: dalla Tav al corridoio Brennero-Verona-Bologna-Firenze a quello Genova-Sempione-Gottardo. LExpo, quindi diventa il catalizzatore di tutta linfrastrutturazione del Nord e dellintera Italia».
Roba da primi cento giorni, perché non cè più tempo da perdere. Sette anni di un conto alla rovescia già iniziato. Ma stavolta per la Liguria cè una speranza in più, anzi due. La prima è che il Terzo valico «conviene» anche e soprattutto alla Lombardia, la seconda è che a breve ci sarà un altro governo, comunque non quello che ha tolto le concessioni alla aziende incaricate di realizzare il collegamento del Sempione. Brunetta ha di fatto già detto che con Silvio Berlusconi si dovrà partire subito Persino Marta Vincenzi ha capito qualcosa, tanto che ieri in consiglio comunale ha sfoderato il suo annuncio dordinanza: «Come con Torino, faremo con Milano un memorandum fra sindaci perché Genova sia il porto dellExpo». Cosa voglia dire e quanto serva non si sa, però lha detto bene.
Sette anni scarsi. Come fare? Intanto raggiungendo lobiettivo minimo: Tortona. Quasi impossibile sperare di concludere la linea fino a Milano e anzi fino al Sempione. Ma oltrepassare i Giovi e sbucare a Tortona sarebbe già sufficiente. Perché lì ci si potrebbe collegare alla linea quadruplicata per Milano. Insomma, Genova-Expo, stazione-stazione in unora e un quarto. Non basta. Anche raggiungere Tortona sarebbe un lavoro tosto, che non concede tempi morti. Quindi occorrerebbe subito un decreto ministeriale che restituisca le concessioni a chi le aveva. Il progetto è già pronto, il finanziamento anche. Tutto scritto e approvato, nero su bianco. La delibera del Cipe 23 marzo 2006, uno degli ultimi atti del governo Berlusconi, è stata poi pubblicata in agosto sulla Gazzetta Ufficiale. Non serve altro, se non un nuovo atto per dire alla società Cociv di tornare nei cantieri, di darci dentro. Certo, cè il problema principale, quello dei soldi.
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