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Tessera del tifoso, un piano d'azione in cinque punti

Sarà obbligatoria dall'inizio della prossima stagione. Riunione al Viminale, presente il numero uno della Lega Calcio Beretta: si punterà sulla comunicazione, sul dialogo con le curve, sui requisiti di accesso al programma, sulle limitazioni nella vendita dei biglietti e sulla tecnologia

Un piano d'azione in cinque punti per favorire la diffusione della Tessera del tifoso, che diventerà obbligatoria dall'inizio della stazione calcistica 2010-2011. È stato elaborato nel corso di una riunione del tavolo tecnico al Viminale, svolta su richiesta del presidente della Lega nazionale professionisti, Maurizio Beretta.
Questi i punti condivisi dal mondo del calcio e dal ministero dell'Interno e che saranno oggetto di ulteriori approfondimenti.
1) PIANO DI COMUNICAZIONE - È stata condivisa l'esigenza di accompagnare il percorso di adozione della Tessera da un piano di comunicazione che dovrà vedere protagoniste le società sportive finalizzato a mettere in luce, viene spiegato, «tutte le positività di questo simbolo di attaccamento alla propria squadra che, in altri paesi come Spagna ed Inghilterra, ha contribuito a creare vere e proprie comunità di tifosi animati dalla passione per il proprio club».
2) TECNOLOGIA - La Tessera del tifoso, come strutturata nel programma varato dall'Osservatorio, è già pronta per essere utilizzata come strumento per acquistare i biglietti, d'identificazione all'ingresso allo stadio, di accesso alle corsie preferenziali riservate e di fruizione di tutte le agevolazioni erogati dai club. Nell'ambito del tavolo di lavoro sarà, comunque, presente un gruppo di esperti in tecnologie per stabilire meccanismi di dialogo tra tutte le tessere così da realizzare quella circolarità a livello nazionale che consentirà l'accesso in tutti gli stadi dotati di sistemi informatici di accesso senza acquistare il biglietto cartaceo ma semplicemente caricandolo sulla propria tessera del tifoso.
3) REQUISITI DI ACCESSO AL PROGRAMMA - In merito ai motivi ostativi è stata confermata la linea che esclude dal programma solo le persone con Daspo o misura di prevenzione in vigore, nonchè i condannati per i reati da stadio negli ultimi 5 anni (in questo caso il periodo di Daspo scontato è decurtato dai 5 anni).
4) LIMITAZIONI ALLA VENDITA DEI BIGLIETTI - Gli aderenti al programma saranno esclusi da eventuali prescrizioni dettate dalle Autorità di Pubblica Sicurezza in materia di divieto di trasferta o limitazione nella vendita dei tagliandi fermo restando che eventuali comportamenti non conformi determineranno l'esclusione dal programma su iniziativa della società stessa.


5) DIALOGO CON LE TIFOSERIE - In una prospettiva di apertura al dialogo con i tifosi, gli intervenuti hanno condiviso l'esigenza di esaminare in sede di Osservatorio modelli organizzativi delle società sportive che si occupino, in via esclusiva, dei propri tifosi alla stregua di veri e propri clienti verso i quali promuovere iniziative che agevolino l'accessibilità agli eventi, la fruibilità agli stadi con conseguente miglioramento delle condizioni di sicurezza.

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