Ticket, il 19 febbraio via libera al test con tariffe scontate

Le auto inquinanti e commerciali pagheranno fino a venti euro. Ingresso in città gratis per moto, mezzi a metano, gpl o elettrici. Atm aumenterà i mezzi pubblici di superficie e le metropolitane

(...)Prende finalmente corpo e cifre la congestion charge, la tassa d’ingresso che, si scopre oggi, ha nuovamente cambiato nome. Ora bisogna parlare di «piano della mobilità sostenibile». Come dire che la medicina, nelle stanze di Palazzo Marino, è stata inzuccherata aggiungendo l’impegno alla predisposizione di qualche parcheggio di corrispondenza o assicurando che l’Atm potenzierà il trasporto pubblico da e per i 32 Comuni dell’hinterland (più 20% entro febbraio e più 25 a ottobre). Ma non solo, perché anche in città gireranno più mezzi in superficie (più 8% a febbraio e più 13 in autunno) e vagoni di metropolitana (più 1,5 nella linea 2).
Il piano ticket va avanti. Ieri mattina l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci ha incontrato il capogruppo della maggioranza a Palazzo Marino. In serata la riunione dei segretari della Cdl con Letizia Moratti. Il progetto è ormai pronto con sindaco e giunta decisi ad accelerare i tempi. Più prudenti i partiti, consapevoli di quanto sarà difficile far mandar giù la pillola agli elettori. Che, particolare non trascurabile, in primavera saranno chiamati a votare per amministrazioni importanti come Monza e Sesto San Giovanni. Per ora c’è il progetto sulla carta. Due le fasi di attuazione. Una sperimentale che dovrebbe vedere la luce il prossimo 19 febbraio e una definitiva che partirà il 15 ottobre, in contemporanea con l’accensione delle caldaie. Cinque le fasce in cui saranno divisi i veicoli, con la prima (metano, elettriche e gpl) gratuita. Per le altre uno, due, cinque e dieci euro di ticket durante la sperimentazione. Il doppio (2, 5, 10 e 20) a ottobre. Controlli inizialmente con vetrofania appiccicata sul parabrezza o «gratta e passa», poi telecamere ai varchi che saranno 114. Ben più ampia del previsto la «zona rossa» che coinciderà con la cerchia ferroviaria a nord e a est, con la circonvallazione esterna a sud e a ovest. In tutto un terzo della superficie comunale. Esentati i residenti in possesso di un’auto, ma pagheranno le «auto commerciali» e la seconda vettura. Da definire la situazione per i leasing. Certo, invece, che tutta la porzione di città interessata sarà entro febbraio regolamentata con le strisce gialle e blu per la sosta a pagamento. Un modo per rendere ancora più incisiva l’introduzione del ticket.
«Bene il metodo - commenta il capogruppo di Fi Giulio Gallera -, finalmente siamo stati interpellati. Anche se nessuno ci aveva detto che avrebbero pagato anche gli Euro 4 e le auto commerciali dei milanesi. Un progetto che avrà un grande impatto, credo che la data del 19 febbraio possa essere solo indicativa. Ci vorrà probabilmente un po’ più di tempo per consultare i partiti, i Comuni della provincia, le associazioni e poi rendere operativa questa rivoluzione». Cresce, intanto, il partito pro milanesi. «Nessuno deve pagare - tuona Alan Rizzi (Fi) -, nemmeno per le auto commerciali. Già respirano lo smog di chi arriva da fuori». Più equità chiede Matteo Salvini. «Non è giusto - spiega Matteo Salvini - che si facciano tariffe differenti in base al modello di auto in possesso, perché così si fanno differenze di censo. Perché chi ha la possibilità di avere un’auto di ultimo modello è privilegiato, mentre chi non può permettersela deve pagare il doppio?».

Dubbi in An: «Non c’è fretta - frena il capogruppo Carlo Fidanza -. Non c’è solo il ticket, ma un piano che riguarda l’intera mobilità. I milanesi capiranno. Per questo la partenza a febbraio è forse prematura. Ora An vuole discutere su esenzioni e tariffe».

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