Ore in coda per un tuffo al mare. Cristoforo Colombo paralizzata, via del Mare in tilt, statale Aurelia a passo di lumaca. E dei vigili urbani ai semafori neanche lombra. Blocchi allaltezza di Mezzocammino, sulla Colombo, fino al Lido di Roma, tutto fermo da Acilia a Ostia Antica sulla statale killer, la numero 8.
La prima domenica di sole si trasforma in un disastro annunciato per le strade del litorale. File chilometriche fin dalle prime ore della mattina lungo le arterie che portano sulla costa. Da Anzio a Santa Marinella, da Fiumicino a Capocotta, migliaia di automobilisti sono rimasti intrappolati fino allora di pranzo, quando anche gli ultimi vacanzieri raggiungono gli arenili. Invase soprattutto le spiagge libere, ovvero quelle attrezzate con tanto di bagnino ma senza biglietto dingresso e obbligo di ombrellone e lettino. «Ci hanno chiesto 8 euro di entrata a testa - racconta un impiegato, in spiaggia con moglie e figli -, più 12 per lombrellone e 10 euro per ogni sdraio. Insomma, unottantina di euro a famiglia. Non vi sembra troppo per prendere un po di tintarella? A quel punto, dal lungomare di levante ci siamo diretti a Castelporziano, dove anche i parcheggi sono gratis». A trovarli, ieri, i parcheggi: tutti esauriti fin dalle 10 allinterno dei sette cancelli comunali, come lungo la provinciale 601, la litoranea tempestivamente presa di mira da carri attrezzi e «pizzardoni» con blocchetto di contravvenzioni in mano. «Qui è tutta zona rimozione - spiegano i vigili del XIII Gruppo -, anche se ci rendiamo conto che la gente da qualche parte la macchina la deve pur lasciare. Ecco perché, alle volte, cerchiamo di chiudere un occhio e lasciare sul parabrezza solamente la contravvenzione. Eppoi, come al solito, siamo sotto organico e i soldi per gli straordinari sono terminati da tempo». Vecchia storia che si ripropone ogni estate quella della mancanza di uomini e mezzi da impiegare nei punti nevralgici per agevolare il flusso dei pendolari del mare, una massa enorme che sfiora persino le 200mila auto nei fine settimana di maggio e giugno. Insomma, basta una giornata di sole dopo settimane di maltempo per mettere a dura prova larenile preferito dai romani e, soprattutto, il sistema di collegamento da e per la capitale. Stazioni della metropolitana semideserte, di contro, la dicono lunga su un sistema di trasporto pubblico più volte bocciato dai pendolari del sabato e la domenica. Tanto la metro di superficie fino a Torvaianica, quanto i bus navetta dallEur, nonostante le promesse e i progetti capitolini, anche per questa stagione restano sulla carta. Come le strisce blu, il sistema di parcheggio più odiato dagli automobilisti, da tempo approvato per lintero lungomare di Ostia, ma che non è mai stato attuato.
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