Dopo una vita passata a condannare il populismo di Berlusconi ora salutano euforici la vittoria del populismo referendario. Non solo l'arma del referendum in sé è inevitabilmente populista ma gli argomenti usati in favore del referendum sono stati schiettamente populisti: quando si chiede alla gente di votare per l'acqua di tutti contro l'acqua ai privati, quando si chiede se preferiscono l'energia pulita o le scorie nucleari sull'onda di quel che è successo in Giappone, o ancora quando chiedono se la legge debba essere o no uguale per tutti, è normale che la reazione della gente sia di votare in quel modo.
Quando si semplifica in quel modo brutale e anche demagogico, quando si agitano le paure e i bisogni elementari, le reazioni popolari sono quelle. Dunque un voto populista, emotivo e contro la politica. Ma da rispettare. Perché il popolo è sovrano comunque, perché il populismo è una delle forme vigenti della politica, è una scorciatoia a cui fanno ricorso un po' tutti. E se non ci ha scandalizzato finora il populismo berlusconiano, la democrazia dei sondaggi e la sua legittimazione popolare - il popolo è con me- non può ora indignare il populismo opposto. Questa è la democrazia, prendere o lasciare. Non mi attaccherei nemmeno alla mobilitazione massiccia e unilaterale a favore dei referendum di istituzioni, media, poteri, partiti, comici e cantanti, associazioni, piazzate e roba varia, che pure denunciammo.
Ci sarà stata manipolazione del consenso, ci saranno stati imprenditori della paura, ma tutto è avvenuto nel quadro della democrazia. Dunque questo referendum che abbiamo apertamente avversato, va rispettato nel suo esito. Ma non ne discende la caduta del governo e il ritorno del paese allo stato di natura. Anzi mai come ora il governo deve cercare di finire in bellezza la legislatura alzando il tiro delle realizzazioni vere e urgenti.
Alle opposizioni invece vorrei dire: ragazzi, non vi illudete, ieri come alle amministrative, ha vinto l'antipolitica, suona l'allarme anche per voi. Non penserete davvero che la gente si sia bevuta l'immagine che Bersani e Di Pietro siano Uliveto e Rocchetta, le acque della salute...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.