Francesca L. Caetani
Milano vista dallalto dalla Torre Branca tra suggestioni di quadri: questi gli ingredienti base della mostra promossa dal Just Cavalli Cafè, inaugurata giovedì sera, proprio sulla Torre Branca, dove lartista Jelena Rokanovic ha presentato i suoi collages, esposti su questa slanciata struttura metallica alta 108.6 metri, costruita su progetto di Gio Ponti, Cesare Chiodi ed Ettore Ferrari fra gennaio e agosto 1933.
Chiusa sin dal 1972, a partire dal 1985 è stata fatta restaurare dalla distilleria di liquori Fratelli Branca; aperta al pubblico in un primo momento soltanto destate, ora invece, lo è ufficialmente tutto lanno.
Dopo linaugurazione della mostra, aperta per una settimana, è seguita la festa ai piedi della Torre, al Just Cavalli Cafè, locale di tendenza, promotore della mostra di Jelena e ritrovo chic, che ospita sempre diversi vip e personaggi del mondo della moda, con raffinato ristorante gestito da Ivano Fatibene, nuovo chef, Leonardo Verazzoli, grande cuoco con esperienze allestero e complicità del maestro pasticcere Enrico Parassita. Il Just Cavalli Café organizzerà, poi, il 20 luglio, sempre sulla Torre Branca, la mostra di Birgit Kuss, artista che esporrà i suoi dipinti dedicati allEgitto, ma anche ai fiori e alla natura.
La Rokanovic, nata a Belgrado, specializzata in interior design e life styling, «fotoritrae» la sua vita. «I miei collages sono una combinazione di diverse tecniche - dice Jelena - in essi domina la donna e il principio di femminilità come ricerca della personalità femminile. Gli uomini non ci vedono nellottica che noi vorremmo e il mio approccio artistico mira a porre laccento proprio sulla differenza tra i sessi».
E proprio per concentrare lattenzione dello spettatore sul tema, sul discorso del proprio lavoro, lartista preferisce ricorrere allastrattismo: «I simboli sono rappresentati con il vuoto; spesso il volto non si vede, perché non è importante lidentità completa, ma quella sessuale ed è questo il vero problema. Un aspetto importante della parità tra uomo e donna dovrebbe essere - continua la Rokanovic - laccettazione reciproca, in sintesi ti accetto cosi come sei e ti amo.
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