da Torino
Uno scugnizzo contro un «signore». Di Natale contro Del Piero, nel giorno di Juventus-Udinese. Con la Juve curiosa di capire quanto vale davvero, alla vigilia di un ciclo che proporrà poi Roma, Reggina, Torino e Fiorentina, e il suo capitano messo in discussione da tanti ma non ancora da tutti. Non da Ranieri: «Alessandro è sereno, lo vedo bello carico - ha detto ieri lallenatore bianconero -. Non voglio dire che quanto accaduto in azzurro gli sia scivolato addosso, ma nella sua carriera ne ha viste tante: sa come gestire questo genere di situazioni, il suo rendimento nella Juventus sarà come al solito elevato». E quindi: Del Piero titolare al fianco di Trezeguet, altro deluso dalla nazionale visto che ha giocato (e perso) solo contro la Scozia. Dall'altro lato, sponda friulana, ci sarà uno scugnizzo di quasi trent'anni che mercoledì scorso, nella trasferta ucraina della Nazionale, ha preso il posto dello stesso Del Piero segnando anche due gol. «Del Piero con me è sempre stato un signore - ha raccontato Di Natale -. Già quando avevo giocato contro la Georgia mi aveva incoraggiato e stretto la mano. La stessa cosa si è verificata in Ucraina: lui è un modello, fa venire voglia di giocare a calcio ai bambini ma anche a chi è già professionista». Troppa grazia, forse. Anche perché Del Piero si è un po' stufato di farsi fare i complimenti fuori dal campo ed essere poi messo in discussione quando si tratta di prendere davvero a calci un pallone.
Lo juventino cercherà il primo gol della stagione davanti ai suoi tifosi, il friulano inizierà per la prima volta il match nelle vesti di titolare dopo le scaramucce di fine mercato legate a questioni contrattuali: guarda caso, anche Del Piero e la Juve non hanno ancora trovato il modo di brindare al prolungamento dell'accordo oltre il 2008.
E comunque sarà anche Juve-Udinese, non solo Del Piero-Di Natale. «Le prossime gare saranno un banco di prova importante per questa Juve - ha ammesso Ranieri -. Potremo toglierci qualche curiosità in più sul nostro valore, ma credo che un quadro più preciso lo potremo avere solo alla fine del girone di andata». Quando magari anche qualche oggetto misterioso capitato in casa juventina avranno mostrato ciò di cui è capace: «Tiago paga una preparazione cui non era abituato - lo ha difeso l'allenatore -, sono convinto che farà una grande stagione. Non abbiamo fretta».
Oggi dovrebbe toccare ancora a Zanetti e Almiron, con Nocerino e Camoranesi in ballottaggio per un posto sulla fascia destra. Solo panchina per l'ex di lusso Iaquinta, a meno che Ranieri non opti per un 4-3-3.
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