Mazzola, Prati e qualche altro) l’abbiano proposta senza un attimo di dubbio. Balotelli o Di Natale? Risposta che unisce: ma tutti e due insieme. Il dubbio che tormenta e appassiona l’Italia del pallone ruota attorno a loro. Chi lasciar fuori? Lo stangone o il bassotto, l’umile o lo strafottente, Totò o SuperMario, nei nicknames c’è la differenza che attraversa una storia di paese. Totò faceva ridere, SuperMario ( diciamo Monti?) oggi fa piangere. Allora vogliamo ridere o rischiamo di piangere? Totò Di Natale l’altra sera ci ha ridato il sorriso. E, invece, anche in questa Italia del calcio il «SuperMario» Balotelli ha rischiato di farci piangere. Niente rigore( o rigori), piuttosto quell’indolenza che non si scolla mai e quell’esitazione fatale che lo ha fatto mandare al diavolo da una quindicina di milioni di persone.
Da qui la necessità di una scelta, un dubbio che sorge e insorge, le proposte che si sprecano e Prandelli che ponza. Banalità vorrebbe che il ct seguisse la logica del cambio effettuato durante la partita con la Spagna. Uno va male, proviamo l’altro. E Cassano per tutti. Ma è davvero troppo banale e rischia di non essere produttivo. La partita con la Spagna ha riempito di illusioni, d’accordo,si sono sprecati violini e sviolinate. Petrucci è arrivato a dire che il ct è stato il migliore in campo quando invece, per trovare il gol, ha dovuto affidarsi all’unico attaccante che aveva snobbato nelle qualificazioni. Proprio il migliore?
Solite esagerazioni all’italiana,compreso quel riempirsi gli occhi con De Rossi, bravo davvero nel centro della difesa ma rivediamolo contro attaccanti più consistenti in area. A nessuno sarà sfuggita qualche esitazione anche nell’azione del gol di Fabregas.E non solo.C’era una volta Franco Baresi che era uno straordinario libero, ma tanti pensavano sarebbe diventato un grande centrocampista. E non lo è mai di ventato. Potrebbe capitare anche a De Rossi, bravo centrocampista ma, chissà, se grande libero, perché quello è il ruolo.
E così, di esagerazione in esagerazione, val la pena riportare i piedi a terra e guardarsi negli occhi anche con Cassano. Ormai è chiaro: è un giocatore da 50 minuti, oltre non deve andare. Sennò ne perde lui e ne perde la squadra. Contro la Spagna ha messo gran determinazione e qualche lampo di classe: poteva incidere ma sembra dover centellinare giocate e forze. Allora perché non invertire i fattori? Magari ne cambia anche il prodotto. Quindi Cassano in panchina, pronto a entrare nella seconda parte di partita. E via con il duo Di Natale- Balotelli che sanno far gol in modo diverso, ma anche giocare in diversi modi. Né l’uno né l’altro offrono una sola interpretazione del ruolo.
Di Natale ha già fatto sapere che ama proporsi in zona centrale, perché fatica a partire dalla fascia? Bene, se la giochi così. Balotelli è in grado di partire dalle zone laterali e, di tanto in tanto, tornare alla sua centralità. Aggiungete che Balo ha qualcosa da farsi scusare (il gol mancato e una ammonizione fessa), e non può dimenticare le promesse a Prandelli: giudizio e giudizio, nei comportamenti e nel gioco.
Qualcuno penserà: senza Cassano mancherà un pizzico di qualità. Vero, ma contro la Croazia serviranno soprattutto i gol e, magari, forza fisica: Pirlo e Thiago Motta sono in grado di garantire qualità. Invece Totò e SuperMario dovranno continuare ad essere gli opposti che si attraggono. L’uno ha sgomitato in provincia per affermarsi a suon di gol, quell’altro ha fatto carriera senza conoscere gavetta. L’uno è tutto gossip, l’altro più riservato. Totò fa simpatia. Mario fa eccesso. Di Natale significa qualità e umiltà, Balotelli talento e strafottenza. Totò ha fatto lievitare un carnet di gol. SuperMario ne ha segnati meno, ma ne ha sbagliato qualcuno di troppo.
Così diversi da pensarli bene insieme. Tipica miscela italiana per produrre l’effetto sorpresa.
E se è vero che Prandelli ha pensato la sua nazionale sagomata intorno a Cassano e Balotelli, è altrettanto vero che, presa qualche sberla, ha provato a rimescolare tutto, ha rivisto piani, lavorato di intuito e sensibilità calcistica. Alla prima ci ha preso. Alla seconda serve un colpo di fantasia e una giocata da roulette.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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