Un insospettabile ventiquattrenne, intercettato per oltre un anno dai finanzieri, e 20 narcotrafficanti finiscono in galera. Sequestrate auto di lusso, moto, droga, armi. Cambiava spesso vettura Sandro E., di Ostia, telefono cellulare, abitudini. Ma il giro di spacciatori, alla fine, era sempre lo stesso, concentrato su un quadrilatero fra Acilia, lInfernetto e la costa tra Fiumicino e Torvaianica.
Lennesima storia di malaffare per il litorale romano comincia alla fine del 2005 con unindagine della Finanza mirata soprattutto a frenare il business più redditizio del Lido: lo spaccio in quantità da capogiro di stupefacenti. Cocaina purissima, in particolare, la stessa che i corrieri più spregiudicati nascondono, liquefatta, nei parabrezza delle automobili, nei vestiti da quattro soldi, fra le pagine di libri e persino nelle bottiglie di rum. Affari a sette zeri per i quali, proprio a Ostia, da tempo è scoppiata una guerra senza esclusione di colpi per il controllo del territorio. Dai fratelli Cuntrera che, per ordine dei Gambino, da Siculiana si stabiliscono assieme alla famiglia Caruana nella ridente cittadina balneare, ai vecchi e nuovi affiliati della banda della Magliana, uccisi senza pietà sulle strade del Lido.
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