Traghetti: è guerra tra Sardegna e armatori sul caro-tariffe

Il governatore Cappellacci presenta ricorso all'Antitrust e utilizza la compagnia regionale per calmierare i prezzi. Confitarma: «I costi riflettono l'andamento del prezzo del petrolio». Altroconsumo: «Con aereo e auto a noleggio si risparmia fino a 500 euro».

ROMA - La guerra tra Regione Sardegna e compagnie di navigazione prosegue senza sosta. Dopo aver presentato un ricorso all'Antitrust contro i rincari praticati dagli armatori nei collegamenti con l'isola, il governatore Ugo Cappellacci ha annunciato l'intenzione di utilizzare i traghetti della Saremar, di proprietà della Regione, «per consentire i collegamenti con il continente a prezzi analoghi a quelli praticati negli anni precedenti». L'iniziativa, ha aggiunto, fa il paio con il bonus vacanze a favore dei visitatori che verranno in Sardegna.
Confitarma, l'associazione degli armatori, ha immediatamente replicato. «Non si può trovare alcuna soluzione - si legge in una nota - se non attraverso un esame dei motivi sottostanti all'attuale composizione delle tariffe». Gli aumenti sono giustificati dai maggiori costi, bunker (carburante) in primis, che le compagnie subiscono con perdite di svariati milioni di euro. «Anche nel corso del recente incontro promosso con una qualificata delegazione delle associazioni dei consumatori - prosegue il comunicato - è emerso che le tariffe da e per la Sardegna sono comunque inferiori rispetto a quelle applicate dagli altri vettori europei su tratte anche più brevi». Non c'è nessuna volontà penalizzante, dunque, anche perché gli armatori hanno tutto l'interesse a riempire le loro navi.


L'associazione di consumatori Altroconsumo già dallo scorso febbraio, anziché dilungarsi in lagnanze, aveva suggerito a coloro che intendono trascorrere le vacanze in Sardegna di utilizzare l'aereo e noleggiare lì un'automobile. Prenotando in anticipo, il risparmio che si può conseguire rispetto a un viaggio in nave con auto al seguito nel periodo di Ferragosto potrebbe arrivare fino a 500 euro.

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