TRATTATIVE PER IL RILASCIO

Sono frenetiche le trattative per il rilascio dei tre studenti americani arrestati ieri durante gli scontri di piazza Tahrir. I ragazzi, di circa venti anni, sono stati fermati con l’accusa di aver lanciato molotov improvvisate sulle forze di sicurezza nei pressi del ministero dell’Interno dove si sono concentrati gli scontri tra dimostranti e forze dell’ordine. Piazza Tahrir, il luogo simbolo della primavera egiziana è a pochi passi dal campus dell’Università americana al Cairo. I tre fanno parte di un programma di studio all’estero e l'ateneo è in contatto con le famiglie dei giovani e con l'ambasciata statunitense.

In attesa che la situazione degli studenti statunitensi si sblocchi, ieri Abu al-alla Madi e Mohammed Selim el-Awa, due politici che hanno preso parte al meeting di emergenza di cinque ore con i militari al potere in Egitto, hanno riferito che l’esercito ha acconsentito a rilasciare tutti i manifestanti detenuti da sabato scorso e di processare poliziotti e soldati responsabili dei decessi - almeno quaranta persone - avvenuti negli ultimi giorni.

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