Travertino e verde per le Torri dell’Eur

Via il vetro, arriva il travertino. Il colore dominante sarà il verde. Cambia il progetto delle Torri dell’Eur firmato Renzo Piano. Una telefonata tra il sindaco Alemanno e l’architetto genovese, riluttante in un primo tempo a cambiamenti, ha suggellato il nuovo volto delle due Torri di viale Boston, nel cuore dell’Eur a due passi dal palazzo dello Sport di Pierluigi Nervi e al centro della culla capitolina dell’architettura razionalista.
«La chiave è il travertino - spiega Alemanno dopo un sopralluogo nel cantiere - cioè l’utilizzo di questo materiale, il materiale di Roma, largamente usato anche da Renzo Piano. Tema dominante dell’opera sarà il verde, così si potrà creare quella compatibilità che non riuscivamo a vedere nella prima versione di questo progetto». Grazie al progetto rivisto è arrivato l’ok del Campidoglio a un’opera che prevede due grattacieli, ovvero 170 mila metri cubi destinati ad ospitare uffici e 400 famiglie.
Il sindaco ha spiegato inoltre che è stata suggerita anche un’aggiunta al progetto, ovvero «la creazione di un percorso pedonale che va dal Laghetto dell’Eur fino al palazzo di Adalberto Libera, una realtà importante non solo dal punto di vista funzionale ma anche congressuale». E che si lega con l’altra opera che caratterizzerà il nuovo volto dell’Eur, il polo congressuale firmato da Massimiliano Fuksas conosciuto anche come «la Nuvola». «Per Piano - continua Alemanno - il committente è il privato, ma anche la comunità cittadina: per questo ha ritenuto giusto un confronto. Da parte nostra non c’è la richiesta di stravolgimento, ma rispettiamo la coerenza artistica dell’architetto».
Ma il passaggio pedonale non piace ad Andrea Santoro e Vincenzo Vecchio consiglieri del Pd del Municipio XII. «Nel consiglio del Municipio XII di ieri, disertato all’ultimo dall’assessore all’Urbanistica Corsini - denunciano i due -, il centrodestra ha approvato un documento che dà il via libera alla realizzazione di migliaia di metri cubi sul laghetto e dell’arco monumentale di Libera con lo strumento del project financing». «L’idea di realizzare l’arco di Libera all’Eur - spiega Santoro - è una speculazione per fare piacere agli interessi di qualche privato, un project financing si può attivare solo quando c’è un interesse pubblico (scuole, mercati comunali, parcheggi, spazi pubblici) mentre nella loro proposta si parla di roof garden, cubature commerciali e spazi espositivi. Cosa c’è di pubblico in tutto questo?».

Sul laghetto dell’Eur Vecchio Santoro si chiede infine: «Come mai delle due delibere approvate dal commissario Morcone in materia di urbanistica all’Eur (Torri di Piano e cubature sul laghetto dell’Eur) si è messo in discussione solo quella di Piano? La giunta di centrosinistra del Municipio XII aveva cancellato tutte le cubature sul laghetto che aveva allora richiesto Eur spa. Oggi la giunta Calzetta le inserisce di nuovo. Ad Alemanno non interessa il parere contrario dei cittadini?».

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