Tre generazioni al servizio dell’eleganza

C'è Gil, la giovane di casa, le cocche sono ormai le sue figlie Vittoria e Ortensia, poi c'è Raffaella detta Lella, la più famosa, e di nuovo Gigliola, la decana.
Figlia, madre, nonna e le nipotine. Una generazione di femmine modaiole, anche se le piccole non si sa ancora se s'interesseranno di vestiti. Una passione che ha superato avversità, crisi ed è rimasta inalterata nel tempo alla faccia dei mille pseudo stilisti che si sono volatilizzati nel giro di una stagione. Le Curiel sono tutte così, hanno l'ago e il filo nel sangue. Al punto che quest'anno hanno festeggiato i 35 anni d'attività. Imperterrite. Con la loro clientela fedele più che mai.
D'altronde la professionalità, le idee, la creatività e la serietà non si barattano. Si conquistano e non è mai un lavoro semplice soprattutto se hai a che fare con le donne, e che donne, del cosiddetto bel mondo milanese.

Una conferma viene da una mostra sulla Scala organizzata nei mesi scorsi alla Galleria Sozzani: quasi tutte le signore indossavano un abito firmato da Gigliola ed era un vero piacere constatare che nella storia, e nel futuro, dell'alta moda e del prêt à porter italiano non può mancare una Curiel.

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