L'Aquila - È salito a tre il numero degli gli orsi trovati morti nel parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise: la terza carcassa è stata trovata in un’area boschiva tra Pescasseroli e Gioia dei Marsi (L’Aquila), vicina a quella dove erano stati trovati gli altri due. Secondo i primi accertamenti le cause della morte del terzo orso potrebbero dipendere da bocconi avvelenati, uguali a quelli che avrebbero provocato la morte degli altri due plantigradi. Si tratterebbe di un esemplare più giovane rispetto agli altri due animali rinvenuti. Diventa sempre più probabile l’ipotesi dell’avvelenamento portata avanti dagli investigatori del corpo forestale dello Stato. Le ricerche sono condotte con la collaborazione dei ricercatori del dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università La Sapienza e del personale dell’Ente Parco.
Animali in via d'estinzione "La stretta sequenzialità dei ritrovamenti rafforza la tesi di un possibile avvelenamento - dichiara Livia Mattei, esperta biologa e funzionario del Corpo forestale dello Stato - anche se non è escluso che sia stato accidentale e non necessariamente legato alla volontà di sopprimere Bernardo, considerato in passato un orso problematico".
"«La vicenda pone in evidenza - conclude la Mattei - l’ esistenza di sacche di profondo abbandono del territorio, terre di nessuno dove, per colpa di alcuni irresponsabili, si rischia di compromettere il prezioso patrimonio biologico della specie in via di estinzione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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