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Trento, fanno ubriacare 14enne e la violentano

Il fatto risale a dicembre. La ragazza aveva deciso di saltare la scuola insieme a tre compagni. Una volta a casa di uno di questi, convinsero la ragazza a ubriacarsi fino quasi al coma etilico per poi violentarla. I ragazzi sono stati portati in una comunità

Trento, fanno ubriacare 14enne e la violentano

Trento - Ha 14 anni e decide di saltare una giornata di scuola con tre ragazzi, anch’essi minorenni, che però la fanno ubriacare e poi la violentano. I tre l’hanno convinta a bere superalcolici fino all’ubriachezza, poi l’hanno portata a casa di uno di loro e infine l’hanno violentata. È la ricostruzione della vicenda fatta dalla stessa adolescente che ha denunciato i tre alla polizia. I presunti responsabili dell’episodio sono stati portati ieri in una comunità.

La ricostruzione delle violenze È stato l’alcool il protagonista assoluto della violenza sessuale. La Squadra Mobile ha infatti ricostruito che l’adolescente, quel giorno dei primi di dicembre era completamente ubriaca, probabilmente vicina al coma etilico. I tre accusati dello stupro le avrebbero infatti fatto bere almeno una bottiglia di vodka e quattro bicchieri di vino; avevano invece spartito tra loro tre, altre due bottiglie del superalcolico e del vino. Saltare la scuola, come avevano deciso quel giorno, era un comportamento non nuovo. Erano in sette. Con loro c’erano anche una coetanea della ragazzina violentata, il suo giovanissimo fidanzato e un altro minorenne della stessa scuola. Prima erano andati a bere, tutti insieme, qualche bicchiere di vino in un bar, poi avevano acquistato la vodka in due supermercati. Avevano iniziato a bere e deciso di continuare a casa di uno di loro. Ma uno dei minorenni si era staccato subito dal gruppo e l’altra 14enne appartata con il fidanzatino. L’adolescente poi violentata aveva invece continuato a bere con gli altri tre. Il più grande intanto, il 17enne, si era preoccupato di mandare uno dei due compagni di scuola più giovani ad acquistare dei profilattici. È allora, quando l’adolescente aveva, ormai, quasi perso conoscenza, che i tre le hanno usato violenza.

La denuncia e la condanna Dopo la violenza di gruppo l’adolescente se ne è andata da quella casa così come due dei suoi tre presunti stupratori, mentre il proprietario di casa è rimasto a riordinare, in modo che la famiglia non si accorgesse dell’accaduto. Per l’adolescente violentata è iniziato un pomeriggio di solitudine. È andata a casa propria, dove i familiari non c’erano, perchè erano a lavorare e a scuola la sorella maggiore. L’eccesso di alcool le ha causato vomito e stordimento. Si è lavata e, sotto shock, è andata in biblioteca, come faceva d’abitudine, cercando di studiare. È rincasata poi intorno alle 18, come sempre, come se nulla fosse accaduto. Non ha chiesto aiuto per i disturbi fisici che sentiva, nè per la grande sofferenza psicologica, per un mese intero. Per oltre un mese, la 14enne avrebbe tenuto dentro di sè l’abuso, poi avrebbe confidato alla sorella maggiorenne i fatti. La denuncia alla Polizia è stata presentata dalla madre della vittima. Il più grande degli autori dovrà stare sei mesi in comunità, gli altri ragazzi per due mesi.

I ragazzi sono stati accompagnati da personale della polizia di stato e dei servizi minorili del Dipartimento Giustizia Minorile presso tali istituti.

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